Non so fin quando...ma qui non posso più scrivere. A presto.
Non so fin quando...ma qui non posso più scrivere. A presto.
Una piacevole serata...un film altrettanto piacevole.
...Roma è sempre Roma...
Un coriandolo tra i suoi capelli.
L'unico ricordo apparente di una bella giornata.
Lo avevo messo in tasca...per tenerlo.
Un frammento banale come esempio di semplicità rispetto ad una vita
fatta a volte solo di frenesie.
Il gioco.
La spensieratezza.
Risate.
A volte mi chiedo se davvero ho e mi rimane solo questo.
Un coriandolo?
O solo un pezzo di carta che il vento potrà trasportare...
...lontano...
E' doveroso che anche io...ora che ho un attimo di tempo...dedichi un pezzetto di spazio a lui...anche se con il pensiero già lo faccio da ieri..
Il derby andrà affrontato meglio...per lui...che non lo giocherà ma che lo guarderà con la stessa passione che avrebbe messo in campo.
Non solitarie vie
infinite polverose
dove sfogare tutte le mie malinconie.
Mi son venute a noia
tutte queste cose.
Non prati sconfinati
ricoperti di margherite,
circondati di stupore.
Non parchi bagnati di dolore.
Non fontane, non cancelli,
attonite folle mute
non più;
non più il croscio dei ruscelli
rapito ascoltare
all'ombre solitarie,
non le grida degli uccelli,
non più.
Sogno tutt'altre cose
che con queste non àn nulla che fare.
Non me ne dovete volere
oggi ò cambiato parere.
sogno una casina di cristallo
proprio nel mezzo della città,
folto dell'abitato.
Una casina semplice, modesta,
colina piccolina,
stanzette e la cucina.
Una casina
come un qualunque mortale
può possedere,
che di straordinario non abbia niente,
ma che sia tutta trasparente,
di cristallo.
e si veda bene dai quattro lati la via,
e di sopra bene il cielo,
c che sia tutta mia.
L'antico solitario nascosto
non nasconderà più niente
alla gente.
Mi vedrete mangiare,
mi potrete vedere
quando sono a dormire,
prendere i miei sogni;
mi vedrete quando sono a fare i miei bisogni,
mi vedrete quando cambio la camicia.
Se in un giorno di malumore
mi parrà di litigare colla serva,
prenderete la sua parte,
e farete benone,
non c'è niente di male,
vi accorgerete dalla mia cera
come va la mia arte.
Mi vedrete chino sulle carte
dalla mattina alla sera.
E passando mi potrete salutare,
augurare il buon giorno
e la buonanotte,
e io vi risponderò.
E se poi mi vedrete pisciare,
non vi dovete scandalizzare,
se no, peggio per voi!
Non vi dovete voltare
quando passate.
- All'erta dormiglione!
È alto il sole!
La mattina vi sentirò gridare.
- Pigrizia e poesia vanno a braccetto!
Vi sentirò borbottare.
E farò finta di non sentire
per restare un altro poco a cucciare
dentro il letto.
E quando non ne potrò proprio più,
mi butterò giù.
- Riso e cavolo per desinare!
- Dev'essere in bolletta!
- Mangia la minestra colla forchetta!
- Che razza d'animale!
- Beve acqua per risparmiare.
- Beve acqua perché gli piace.
- Che ci sia qualche cosa con quella cameriera?
- Mamma mia che indecenza!
- Brutta a quella maniera?
- Ma la notte cosa fanno?
- Bella, vanno a dormire.
- Quella è la stanza di lui,
quella è la stanza di lei,
accanto la cucina...
- Ti piacerebbe di stare in quella casina?
- No davvero! No davvero!
Vivere a quel modo in berlina!
- Due camere un salotto e la cucina.
- Guarda il cesso com'è bello!
- È di vetro anche il cariello!
- Ma cosa è andato a inventare!
- Guarda guarda va al cassettone...
Ah no, o che cosa anderà a fare?
- Mamma mia!
- Che si butti un po' sul letto?
- Bambine venite via!
- Sarà stanco poveretto!
- Non vedi che viso bianco?
- Qui bisogna riparare!
- Ma il comune che gli à dato il permesso
di fabbricare una casa di quel genere!
- Vi sbagliate!
- À ragione per Dio!
Me ne sto facendo una anch'io!
Quando gli uomini vivranno
tutti in case di cristallo,
faranno meno porcherie,
o almeno si vedranno!
- Sostenete delle tesi sbagliate.
- È un pazzo come lui!
- Ma come se ne sta tranquillo quel salame!
- Guarda guarda, ci saluta!
- Ah! c'à detto buona passeggiata.
- Buon lavoro, poeta!
- È una gran puttanata!
- È una bella trovata!
- Aldo Palazzeschi -
L'amore è corrisposto ....se è amore. L'amore non ha paura....se è amore.
La consapevolezza dell'illusione è paura.
Se fossimo dei fogli bianchi. Si potrebbe prendere una gomma...e una matita...e inziare a cancellare..e poi disegnare ciò che si vuole...e...e...e. Reiventarsi. Ma la mano che impugna lo strumento del cambiamento non è la nostra. Sta usando una matita H mentre dovrebbe usare una B... Il suo tratto è pesante. Scava dei leggeri solchi sul foglio. La matita dura si usa per fare disegni tecnici, non armonici, leggeri, soffici.
Quando la matita è troppo dura con cancellando e disegnando di nuovo tante volte, riesce a bucare il foglio.
"I Giorni e le Notti
suonano
in questi miei nervi d'arpa
Vivo
di questa gioia malata
d'universo
e soffro
per non saperla accendere
nelle mie parole"
(Poesie Disperse - Ungaretti)
...perchè mi ascolti.
...perchè mi accontenti.
...perchè mi critichi.
...perchè mi aiuti.
...perchè mi sorridi.
...perchè mi abbracci.
...perchè mi guardi pieno di affetto.
...perchè mi rispetti.
...perchè sei felice se sono felice.
...perchè sei triste se sono triste.
...perchè ci sei.
...perchè ci sarai.
Ti voglio bene perchè sei tu.
Sabato sono andata a vedere sto film...non posso dire che mi sia piaciuto, ma neanche il contrario. Il primo non l'avevo e ancora non l'ho visto, ma mi incuriosisce sapere l'inizio...anche se in effetti ai fini della storia che si va a vedere non cabia proprio nulla...
...indifferente...
Sono stanca delle cose non dette.
Sono stanca di scoprire le cose un po' per volta.
Sono stanca di scoprire le cose per caso.
Sono stanca di tutte le persone intorno.
Sono stanca di tutte le persone intorno che mi chiedono cos'ho.
Sono stanca di rispondere niete.
Sono stanca di stare qui.
Sono stanca di non voler andare altrove.
Sono stanca di sentirmi costretta.
Sono stanca di dovermi adattare.
Sono stanca dei confronti.
Sono stanca di sentirmi in confronto.
Sono stanca di svegliarmi.
Sono stanca.
Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora
penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa
al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
ma tra la partenza e il traguardo
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione
ma il finale è di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione
così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione
un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario
tra l'attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione
ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve
- Niccolò Fabi -
Campi.
Alberi.
Braccia rivolte al cielo.
Vita.
Un uomo. Una rivista.
Non la sfoglia. La legge.
Si guarda attorno.
Mi guardo attorno.
Io.
Osservo.
Ammiro.
Segno.
Imparo.
Faccio mio.
... Sorrido.
...
Quante volte mi sono trovata a guardare da questo stesso finestrino.
Ora è diverso...bello.
...
Il mondo scivola davanti a me in velocità.
Sono rilassata.
Felice.
...buon anno...
31 dicembre h 14