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domenica 20 novembre 2011

Il tempo che passa

"Sempre un po' a disagio: Le cose che cambiano: del Disagiato Avete presente quando state guidando e nell’altra corsia una macchina vi fa i fari perché più in là, nella vostra direzione,..."

Già. Il Disagiato ha toccato un punto saliente delle mie innumerevoli riflessioni quotidiane. Il tempo che passa. Perchè non sono le cose o il tempo che cambiano, siamo noi ad essere diversi! Il gesto del fari è sempre lo stesso [e quanto mi fa sentire "importante" farlo!] e anche il benzinaio da sempre regala quel saluto, che io vedo più come un "Ho fatto, vai. Avanti un altro" [a meno che, come sempre più spesso accade, ci riforniamo al self-service per poter risparmiare quella manciata di centesimi di Euro che ci permetteranno di acquistare senza troppi rimorsi di coscienza il pacchetto di sigarette in più, la testata giornalistica tal dei tali o la colazione al bar...ma di questo polemizzerò un'altra volta.]
Io ad esempio ricordo quando mio padre era in cassaintegrazione e si andava a fare la spesa all'Eurospin fuori Roma o nei supermercati dove c'era il famoso 3x2. Parlo di circa venti o venticinque anni fa, quando i tempi erano economicamente più benestanti di ora, ma iniziava a rendersi necessario un occhio al risparmio. [e che nella mia zona ci fosse un solo Discount fuori Roma, la dice lunga]
Beh, io da bambina non capivo e anzi mi vergognavo. Fare tutta quella strada in macchina per comprare a prezzi bassi o con le offerte. Sicuramente i miei amichetti non lo facevano!

mercoledì 16 novembre 2011

Silenziosamente

Mi addormento. Mi sveglio. Mi raggomitolo tra le coperte e torno a dormire, per svegliarmi ancora poche ore dopo. Allora penso. E ho freddo. Con la testa tra due cuscini, quasi a voler nascondere i miei pensieri, torno a dormire. Il suono della sveglia rompe definitivamente il filo conduttore che lega assieme ogni attimo della notte trascorsa: tu.
Ti ho sognato, tante volte. Lungamente. Sebbene cosciente che ogni volta fosse solo per una manciata di secondi, questa notte sono trascorse intere giornate. Belle. Piene di risate.
La tua attesa, i tuoi sms; persino il vibrare del cellulare tra le mani. Era tutto così reale. Eri tu così reale.
Mi sono svegliata con la consistenza delle tue mani nelle mie, con il calore dei tuoi abbracci, con il tuo respiro; il tuo odore. Se ora chiudo gli occhi posso sentirlo ancora il tuo odore. E la tua voce.
Sebbene sia passato così tanto tempo, non dimentico. Il tuo sguardo mi penetra tanto quanto allora.
Tutto questo è irrazionale, contro ogni mio principio, contro ogni dinamica avvenuta fino ad ora.
Contro quello in cui credo: che il tempo guarisce qualsiasi ferita, cancella il dolore, sbiadisce i ricordi.
Sì. Il tempo sbiadisce i ricordi.
Succede con tutti, ma non con te.

http://digilander.libero.it/la_mia_notte/demone%20notturno.jpg

lunedì 14 novembre 2011

TeaTime

Alte, basse, strette, larghe. Addirittura la mezza tezza! Sì...ne ho davvero abbastanza. Eppure quando entro in un negozio in cui sono esposte, non posso fare a meno di guardarle estasiata. Mi catturano. L'idea dell'inverno, avvolta in una calda coperta sul divano, con un buon libro e una tazza di the fumante accanto...mi rende serena.
Dentro ognuna c'è un ricordo da assaporare; le persone a cui è legata escono danzando con il fumo ed i profumi, attratte dal richiamo della memoria.
Allora le mie tazze sono tante, ma mai troppe.
Ed ora che ho scoperto le sciarpine...come potrò resistere?

domenica 6 novembre 2011

Gli anziani odorano di buono

Perchè quando mi capita di stargli accanto, sento quell'odore che mi riporta indietro nel tempo. Mi viene in mente quando le mie nonne aprivano l'armadio per tirare fuori il vestito buono della domenica. Lo stesso odore del cappello e della giacca di mio nonno ed il ricordo di quando fremeva per uscire e andare a giocare a bocce; quando con la stessa premura tornava tutti i giorni alla stessa ora perchè non poteva perdere la Zanicchi con "Ok il prezzo è giusto".
Anche le loro credenze hanno quell'odore. Qualcuno arriccia il naso al solo pensiero, non io.
Ricordo quelle bellissime scatole di latta con dentro le caramelle rossana, quelle ripiene di liquori, gli spicchi di arancia, mandarino e limone... Mio zio che sottovoce diceva "Prendine una" e come per magia sbucava mia zia che con il vocione lo rimproverava "Renzo, deve ancora cenare"...e poi guardinga afferrava un'altra scatola di latta ripiena di biscotti.
Io, soddisfatta, tornavo a casa con una caramella nella mano sinistra e un biscotto nella mano destra, sorridendo felice mentre mia madre, con fare compiaciuto, sentenziava "Quanto ti viziano...!".
Sentivo quel profumo anche nella camera dispensa della mia zia Ines. Da piccola avevo un po' timore di quella stanza, buia con un odore strano. Ma ricordo che ero felice quando lei ed Elvia entravano lì...perchè voleva dire che presto si sarebbe mangiato qualche piatto delizioso cotto in quella stufa tanto diversa da quella che avevamo a casa nostra. Era marrone, si riempiva con la legna e sul ripiano c'erano dischi che con un ferro dalla punta arcuata venivano alzati da mia zia. Era affascinante stare lì seduta a guardare i preparativi di pasti che sarebbero stati pieni di gioia e risate. Io apparecchiavo...e aprivo le ante di vetro di una credenza a muro piena di bicchieri. Riesco ancora a sentirne l'odore...
http://xfantasminax.files.wordpress.com/2011/11/maniunite.jpg?w=202
È il profumo dell'infanzia.
Così rassicurante...

martedì 20 settembre 2011

Tempo

Il tempo regala, il tempo toglie.
Momenti di felicità si alternano al dolore lancinante di una pedita, di un abbandono, della paura.
Il tempo di un pensiero, che dura nel tempo.
Il tentativo di cancellare quei momenti è direttamente proporzionale al dolore che ci provoca non poterli recuperare, ma la riuscita dell'intento assume caratteri inversamente proporzionali all'importanza che quegli stessi istanti hanno avuto nella nostra vita.
Tanto tempo è passato...tanti fatti avvenuti.
...alcuni li ho guardati, inerme.
Il tempo è senza tempo. Ieri, ora, sempre.
Non importa quanto sia passato, le persone incontrate, i momenti vissuti. Alcuni ricordi sono e rimarranno indelebili nel tempo, la cui percezione diventa aleatoria nei suoi contorni sfumati. Gli anni passati diventano giorni ed i minuti si trasformano in anni.

Custodito gelosamente dentro di me in un'interazione tra cuore e mente per cui convergono suoni, parole ed immagini,
il tuo ricordo non svanisce,
pur consapevole di essere solo un ricordo.

venerdì 3 febbraio 2006

...foto...

La foto è un ricordo. La foto è un incubo. La foto è passione, è sentimento, è emozione.


La foto della mattina. La foto della stessa sera. 


Rubata. Cercata. Voluta. Minuziosa.
Una foto sul comodino. Una sul muro. Un'altra nel cuore.


...nel cuore...


Le foto importanti sono solo nel cuore.
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