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sabato 1 dicembre 2007

Momenti

Il mercato dei sogni


Svendo i miei pensieri
sul banco già ricolmo
di ricordi senza più memoria

Nel mercato delle anime vagabonde
s'acquista amore senza luce
nei falsi d'un sorriso
che mai più completerà
lo spartito d'una lampada senz'olio

Vorrei morir di vita
e volare in un cielo di stelle infatuate
ridando albori
a chi la notte porta nei suoi occhi

Brandendo spade di zucchero filato
nel denso miele amaro
di un mondo che più non comprendo

poggio l'anima
sul tappeto dei tuoi sguardi
sognando i sogni a occhi aperti
nell'allegria d'una favola.


 

- Julian Carrera -

lunedì 22 gennaio 2007

E' quel che è...













E' assurdo
dice la ragione
E' quel che è
dice l'amore
E' infelicità
dice il calcolo
Non è altro che dolore
dice la paura
E' vano
dice il giudizio
E' quel che è
dice l'amore
E' ridicolo
dice l'orgoglio
E' avventato
dice la prudenza
E' impossibile
dice l'esperienza
E' quel che è
dice l'amore

venerdì 10 febbraio 2006

...

Una casina di cristallo

 

Non sogno più castelli rovinati,
decrepite ville abbandonate,
dalle mura tutte crepate
dove ci passa il sole.
Non palazzi provinciali
disabitati,
dalle porte polverose,
dalle vetrate colorate,
dalle finestre ferrate,
non più.
Non più colli soleggiati,
non cime di montagne,
isole luminose,
non più.

Non solitarie vie
infinite polverose
dove sfogare tutte le mie malinconie.
Mi son venute a noia
tutte queste cose.
Non prati sconfinati
ricoperti di margherite,
circondati di stupore.
Non parchi bagnati di dolore.
Non fontane, non cancelli,
attonite folle mute
non più;
non più il croscio dei ruscelli
rapito ascoltare
all'ombre solitarie,
non le grida degli uccelli,
non più.
Sogno tutt'altre cose
che con queste non àn nulla che fare.
Non me ne dovete volere
oggi ò cambiato parere.
sogno una casina di cristallo
proprio nel mezzo della città,
folto dell'abitato.
Una casina semplice, modesta,
colina piccolina,
stanzette e la cucina.
Una casina
come un qualunque mortale
può possedere,
che di straordinario non abbia niente,
ma che sia tutta trasparente,
di cristallo.
e si veda bene dai quattro lati la via,
e di sopra bene il cielo,
c che sia tutta mia.
L'antico solitario nascosto
non nasconderà più niente
alla gente.


Mi vedrete mangiare,
mi potrete vedere
quando sono a dormire,
prendere i miei sogni;
mi vedrete quando sono a fare i miei bisogni,
mi vedrete quando cambio la camicia.
Se in un giorno di malumore
mi parrà di litigare colla serva,
prenderete la sua parte,
e farete benone,
non c'è niente di male,
vi accorgerete dalla mia cera
come va la mia arte.
Mi vedrete chino sulle carte
dalla mattina alla sera.
E passando mi potrete salutare,
augurare il buon giorno
e la buonanotte,
e io vi risponderò.
E se poi mi vedrete pisciare,
non vi dovete scandalizzare,
se no, peggio per voi!
Non vi dovete voltare
quando passate.


- All'erta dormiglione!
È alto il sole!
La mattina vi sentirò gridare.
- Pigrizia e poesia vanno a braccetto!
Vi sentirò borbottare.
E farò finta di non sentire
per restare un altro poco a cucciare
dentro il letto.
E quando non ne potrò proprio più,
mi butterò giù.
- Riso e cavolo per desinare!
- Dev'essere in bolletta!
- Mangia la minestra colla forchetta!
- Che razza d'animale!
- Beve acqua per risparmiare.
- Beve acqua perché gli piace.
- Che ci sia qualche cosa con quella cameriera?
- Mamma mia che indecenza!
- Brutta a quella maniera?
- Ma la notte cosa fanno?
- Bella, vanno a dormire.
- Quella è la stanza di lui,
quella è la stanza di lei,
accanto la cucina...
- Ti piacerebbe di stare in quella casina?
- No davvero! No davvero!
Vivere a quel modo in berlina!
- Due camere un salotto e la cucina.
- Guarda il cesso com'è bello!
- È di vetro anche il cariello!
- Ma cosa è andato a inventare!
- Guarda guarda va al cassettone...
Ah no, o che cosa anderà a fare?
- Mamma mia!
- Che si butti un po' sul letto?
- Bambine venite via!
- Sarà stanco poveretto!
- Non vedi che viso bianco?
- Qui bisogna riparare!
- Ma il comune che gli à dato il permesso
di fabbricare una casa di quel genere!
- Vi sbagliate!
- À ragione per Dio!
Me ne sto facendo una anch'io!
Quando gli uomini vivranno
tutti in case di cristallo,
faranno meno porcherie,
o almeno si vedranno!
- Sostenete delle tesi sbagliate.
- È un pazzo come lui!
- Ma come se ne sta tranquillo quel salame!
- Guarda guarda, ci saluta!
- Ah! c'à detto buona passeggiata.
- Buon lavoro, poeta!
- È una gran puttanata!
- È una bella trovata!


- Aldo Palazzeschi -

martedì 31 gennaio 2006

...


Sentimento del tempo


E per la luce giusta,
Cadendo solo un'ombra viola
Sopra il giogo meno alto,
La lontananza aperta alla misura,
Ogni mio palpito, come usa il cuore,
Ma ora l'ascolto,
T'affretta, tempo, a pormi sulle labbra
Le tue labbra ultime.


- Ungaretti -

lunedì 30 gennaio 2006

...

"I Giorni e le Notti
suonano
in questi miei nervi d'arpa


Vivo
di questa gioia malata
d'universo
e soffro
per non saperla accendere
nelle mie parole"
(Poesie Disperse - Ungaretti)


sabato 26 novembre 2005

...Ale...Cristalli d'anima...

"Continuerò per sempre a meravigliarmi, guardando questa mia anima di cristallo, che continua a cadere, a infreangersi, contro il dolore di ogni sconfitta... Per poi ricomporsi, incastrando frammenti di sogni e usando per ricucirsi fili di speranza."

sabato 1 ottobre 2005

Mi manchi...


Altrove 


 


Voglio ritrovarmi


se ci sono ancora.


Tu hai disperso le mie ceneri nel vento


ed hai vissuto il tuo io altrove.


Con indifferenza hai eretto


un castello vuoto sulle mie rovine;


e contemplo il segreto di spazi mai conosciuti


mentre lune eterne si perdono nelle vuote stanze.


Poi il silenzio.


Antico protagonista di notti senza tempo


ti cerca, senza risposta alcuna…


Qui non c'è più nulla.


Qui non c'è più nessuno.


Echi deserti e illusioni profanate


riempiono le stanze.


Io sono altrove.


Dove tu non saprai mai,


dove tu non potrai mai.


 


-Luca Di Gregorio-

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