Chiedere è lecito, rispondere è cortesia

lunedì 30 aprile 2007

stop!

Non ci credo! Non ci posso credere! Ho

F I N I T O ! ! !

 

Sono esattamente 26 ore che sto davanti al cmputer ininterrottamente a scrivere la tesi.

Ho visto il tramonto,

ho vissuto la notte,

ho svegliato l'alba

 

...ma ora è finita...

...vado a rilegarla e poi...

 

Buon riposo Fabiana!

mercoledì 25 aprile 2007

le mie mattine




 

 

 

 

 

 

 

  
 

Tutte le mattine il sole filtra dalla mia finestra diretto ai miei occhi.
Mi sveglia con il calore dei suoi  ridenti raggi.
Eppure...io apro gli occhi e vedo ancora buio.
Continuo a camminare in quel lungo tunnel nero aspettando di arrivare all'uscita.
Invece è sempre più buio e l'aria sempre più rarefatta,
Irrespirabile.
Vorrei svegliarmi ricambiando il sorriso dei raggi del sole
uscire ancra intorpidita dal calore delle coperte
 e fare un grande respiro di aria fresca e profumata.
Poi rispondere al telefono e sentirmi dire da te che è stato solo un lungo e brutto incubo.

domenica 22 aprile 2007

Ora lo capisco.




 C'era una volta una ragazza, che camminava bellissima in una stretta viuzza di un paese.
Si guardava intorno affascinata dalle mille bellezze che la vista le offriva.
Tra le due file dei palazzi, ai margini della viuzza, erano attaccati dei fili, dai quali sventolavano panni colorati come farfalle che spiegano le loro ali donandole ai primi raggi di sole di una nuova bella stagione.
Qualcosa di inaspettato.
Gli occhi delle case finoa a quel momento dormienti, si svegliarono all'improvviso e dal loro interno donne e uomini lanciarono contro la ragazza ogni genere di marciume potesse capitare loro tra le mani.
La ragazza cercò di ripararsi, ma invano.
Tutta sporca, iniziò a correre veloce, sempre più veloce, fino ad arrivare ai piedi di una immensa scalinata, sulla cui sommità si mostrava un enorme e sontuoso palazzo,
rassicurante nella sua forma e splendente nella sua luce.
C'era un ragazzo, vestito come un principe, che iniziò a scendere tutti quei bianchi scalini, soridendo. Sorridendole.
La prese per mano e iniziarono a ballare.
Il suo vestito non sembrava più sporco, i suoi capelli non erano più scompigliati.
C'era il sole, c'era la musica, c'erano sguardi e c'erano sorrisi.
Ma ad un tratto successe qualcosa e le mani dei due giovani si separarono, cercando di riafferrarsi in ogni modo.
La ragazza osservà il sorriso del giovane e non potè fare a meno di chiudere gli occhi.
Quando li riaprì si trovò che rotolava su di una scarpata, completamente nuda e con le guance bagnate di lacrime.
Arrivata in fondo trovò qualcuno ad aspettarla.
Una vecchia strega dal naso ricurvo ed i capelli bianchi, coperti da un grande cappuccio nero come la pece, che continuava in un lungo mantello, anch'esso nero, che avvolgeva quel corpo storto e pauroso.
Abbracciò la ragazza, la avvolse nel suo mantello e le disse con una vocina ironica e tremolante:
"Vieni tesoro, sarò io che mi prenderò cura di te".
E camminando piano piano, sparirono all'orizzonte dove altro non si vedeva che una casa avvolta da fumo nero. 

                                                                      -F.C.-

martedì 17 aprile 2007

senso di mamma




 L'ennesimo pancione.
Due occhi grandi e pieni di luce che gridavano al mondo
l'esistenza di una nuova vita.
Un nuovo esserino che titubante gridando si affaccerà nel suo futuro.
Un'emozione.
Come guardare un gabbiano che vola in un cielo azzurro.
Come un petalo nella mano.
Come una pennellata di colore su un foglio bianco.
L'immagine di una manina che stringe la tua
si è materializzata accanto a me
e finalmente mi sno avvicinata.
Non l'ho preso in braccio
ma ho giocato,
scherzato.
Io parlavo e lui non piangeva,
mi guardava con quegli occhioni curiosi
e quella bocca sorridente,
una mezza luna.

Il desiderio dell'ultimo anno si è concretizzato in qualcosa
a me sconosciuto.
Un terreno nuovo
nel quale ora che ammetto di volerlo,,
non posso muovermi.

martedì 10 aprile 2007

Arrivederci!


Capita che succeda qualcosa che ci lascia in uno stato strano, qualcosa che mai avremmo immaginato nella nostra più fervida fantasia.
Allora apriamo gli occhi.
Un giorno ci sei, il giorno dopo non ci sei più, lasciando tutti nell'incredulità .
Allora rifletto...e se capitasse a me?! Sarei più felice se tutte le mie questioni fossero risolte, se non ci fosse odio intorno a me, di cui poi pentirsi.
Basta niente...e tutto finisce..
Nel mio piccolo ti mando un bacio affettuoso e ti auguro lassù una nuova esistenza di lusso...
Arrivederci ...

mercoledì 4 aprile 2007

Sonni&Sogni

 

Perchè questa notte ti ho chiesto

"Come la prenderesti se ti dicessi che torno a Roma definitivamente"?

E perchè mi hai guardato, mi hai stretto la mano e non hai risposto?

 

martedì 3 aprile 2007

non riesco








Ogni volta che ti incontro, io giro su me stessa e cambio strada, pur di non farmi vedere, pur di non passarti davanti.

Comincia a diventare insopportabile ed impossibile.

Oggi eri lì. Mangiavi, ridevi, ti divertivi. Se mi avessi vista i tuoi occhi mi avrbbero guardato subito con freddezza...e odio.
...e io non sarei riuscita a reggere quello sguardo!

 

 

Non ce la faccio.                                             

 

 

                                                                        ...e ci sto male...

 

 

...troppo!

 

 

 

                                           =,( 

 


 
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