Chiedere è lecito, rispondere è cortesia

giovedì 29 marzo 2007

"Mi sto innamorando di te..."

Poco più di un anno fa

Dicembre

Di ritorno da Bagnoli, alla rotatoria

penso a lui e sorrido da sola.

Alla radio passano una canzone di Alex Britti, la stessa che ho sentito qualche minuto fa in tv.

La canto pensandolo di più, dedicandogli a distanza ogni singola parola.
Cambio stazione, ne passa un'altra, sempre di Britti.

Questa volta la canto dedicandogli tutte le mie emozioni.

Mi commuovo ad ogni parola che pronuncio e che a lui mando.

Gli mando un sms...catturata da tutte le mie sensazioni mervigliose

e arrivata a casa gli mando per mail entrami i testi.

Ricordo e conservo ancora tutte quelle mail...e la sua risposta ai testi..

"Mi sto innamorando di te"

 

Sorrido, mi allontano dal PC e sussurro a me stessa

 

"Anche io"

 


 

sabato 24 marzo 2007

sonni&Sogni

Dovrei aprire un'intera categoria riservata ai miei sogni non tanto per la quantità (minimo sono uno o due a notte che ricordo) quanto per la qualità...a dir poco stravagante! Non hanno proprio senso!!! però un po' monotoni..i protagonisti sono sempre gli stessi...uff!

Vi racconto quello che ricordo di stanotte:

 

Ero in una cucina, non mi ricordo bene a fare cosa, ma comunque c'entrava il mio corso, la relazione che ho scritto fino alle 33.30 di stamattina, la Roiazzi (la prof dell'Univ, organizzatrice di sto corso). In cucina c'erano Paolo e Fabiana (e come te sbagli!), ai quali rccontavo che un tizio con una fascia viola ci diceva "dal potere conferitomi la dichiaro dottoressa"; ma la cosa sorprendente è che la cucina era identica alla mia! Uguale. Già..perchè indovinate dove vivevano loro? o..e ora tutte le volte che vengo qua devo affacciarmi prima dal balcone per vedere se ci sta Davide oppure no..uff!!! Comunque loro hanno iniziato a preparare per la cena e mi hanno invitata a rimanere, ma io ho preferito andare salire a casa per mettere un po' in ordine la mia camera...però effetto strano non ho cambiato appartamento, ma sono semplicemente uscita dalla cucina per entrare in camera mia, accanto. Fabiana mi ha seguita, stavolta avev i capelli lunghi lunghi con una fangettona..Belli! Voleva vedere casa mia ed io ho pensato..te pareva...oggi che c'è un casino! Così continua a pensare che sono una casinista anzichè una persona normale! Neanche fatto in tempo a pensare sta cosa che tack,.mette il piede (senza scarpa) sulla pipì di tippi che nn so cosa ci facesse lì, comprsa dal nulla. Così mi guarda con un'aria tremenda e esce dalla porta dicendo che andava a cambiarsi...

Io invece sono andata a consegnare le relazioni e mi hanno dato una specie di toga rossa (Bah!) Sono salita sulla moto (MIA!!! ma quando mai!) e via di corsa in mezzo a strani sassi e dopo una salita eccolo là LUI, al solito nn manca mai, con la sua di moto che mi aspettava e per verificare che fossi effettivamente capace inizia a salire su una collinetta. Gli vado dietro e si ferma a un certo punto dove c'era un laghetto troppo carino...mi fermo e gli mollo le chiavi dicendo "Visto che sono capace!" Mi guarda ride e fa "Sì sì visto, pure sull'acqua sei passata, brava"

Colpo di scena: il laghetto si trasforma in una mensa su blocchi di cemeno ed io vestita tutta in tiro con una gonna jeans srtretta al ginochio e sti capelli tutti fluenti... Ci sediamo e c'erano un po' di bambine intorno che saltellavano e mi "agitavano" tutte contente perchè ero lì...finchè non mi mandano di traverso quello che stavo mangiando. Lui si alza e starnazza che così mi fanno strozzare, e le allontana, facendomi respirare.

Poi la sveglia..per cui nn saprò mai la fine di sto sogno...

 

Ma certo che però sono proprio strani!!!

martedì 20 marzo 2007

Sonni&Sogni

Finalmente ho dormito più delle altr notti. Ma al solito quei sogni non mi abbandonano...mai...

Almeno era un po' più piacevole degli altri.

 

Non so bene dove eravamo, credo a Sarnano, il paese di mia madre.
C'era un cancelletto dove stavano lavorando dei finanzieri in borghese (riconosciuti perchè ne conoscevo uno) ed un ragazzo con un cappello. Sembrava Paolo ma non lo era..però ho pensato a lui.

Quindi a pranzo eravamo su una grande tavola apparecchiata, io tra Fabiana e Davide, di fronte Paolo.

Mangiavamo una minestra con un sapore stranissimo!!! Ed un colore orribile, marroncino. Però chiacchieravamo e ridevamo! Anche se la situazione nel sogno era quasi come quella della realtà! Già, perchè Davide comunque mi ignorava abbastanza, mentre Fabiana era affettuosissima.
Ho chiesto a Paolo se con lui lavorava un ragazzo molto simile a lui, con gli occhi azzurri e che portava semrpe un cappellino.Al posto suo ha subito risposto Davide dicendo di sì e facendo un discorso sul tipo, e a un certo punto hanno finito di dire una frase insieme.

Al che Fabiana fa "Ma l'ha chiesto a Paolo mica a te!"

Allora io l'ho guardata e ho detto che tanto loro due ormai vivevano in simbiosi. E siamo scoppiati tutti a ridere allegramente.

Poi siamo usciti, volevamo andare a prendere una granita.

Solo che io e Davide siamo scesi prima..c'erano delle scalette che scendevano lungo un muro, come nei vecchi paesini.

Arrivti in fondo alla strada però, lui ha iniziato a correre a sinistra e io velocemente a destra..finchè non mi sono fermata.

Mi sono girata ma lui era già lontano, forse sull'autobus che portava ad Opicina (???), e mi sono pentita di aver iniziato a correre nella direzione opposta alla sua.

Mentre guardavo è arrivata anche Fabiana, mi si è avvicinata e mi ha dato un pizzicotto, quasi una carezza, sul collo, molto affettuosa, dicendomi che le sembrava strano...mangiare tutti insieme sì, ma che fosse disposto ad andare a prendere anche la granita solo con me le sembrava strano.

Mi ha sorriso ed aveva uno sguardo sincero, dolce, rassicurante, come non l'ho mai visto.  Io ho risposto semplicemente "Già" e le ho sorriso anche io.

Non ho mai visto Fabiana vestita con una gonna, invece lì avev una gonna mezza lunghezza, una maglietta bianca a pois rossi e una scirpa rossa intorno al collo.

Era davvero strana, ma stava bene.

Mi ha preso sotto il braccio e mi ha detto sorridendo "Io la voglio la granita con te, andiamo"

...e mi sono svegliata!

 

Che significheranno sti sogni?!?!? Beh...intanto questo è il meno traumatico che faccio..lameno er una notte ridevo!

 

 

 

sabato 17 marzo 2007

Roma

Un viaggio che sembrava non avere fine.

A padova una ragazza si siede davanti a me. Scende a Firenze, per cui ho mdo di osservarla. Mi sembra dapprima molto giovane. Poi noto delle piccole rughe che le contornano gli occhi. Ha l'aria felice, soddisfatta, serena. Si scosta i capelli e balza ai miei occhi un particolare. Un pezzetto di orecchio mancante...piccolo piccolo...come un morsetto.

Improvvisamente un pieno di ricordi e di emozioni. Quel morsetto che tanto mi piaceva.
Leggevo, non stavo pensando...e il caso mi ha riportato di nuovo con la testa lì..alla persona che ormai occupa da 10 mesi i miei sogni e miei incubi tutte le notti e mi impedisce di dormire.

Voglia di tornare a Roma a mille.

Per la prima volta da quando mi sono trasferita a Trieste ero impaziente di tornare a casa mia...a Roma...

martedì 13 marzo 2007

urlo

urlo

urlo

urlo

urlo

urlo

urlo

urlo

sono 11 mesi che non dormo perchè tutte le notti faccio gli stessi sogni.

Basta!

sabato 10 marzo 2007

"La Presidentessa"


Questa sera teatro!
"La Presidentessa", di Gigi Proietti con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli.
Bellino davvero.
Sarà per il romano, sarà per il napoletano.
Sarà perchè lei vale la pena vederla!
Mi è piaciuto.

mercoledì 7 marzo 2007

é come chiedermi di respirare in assenza di ossigeno

Da quando non mi hai più cercato
Mi sembra tutto più difficile
Credevo di essere più forte
Di quella sera e tutte le parole
Ed è bastato un solo sguardo
Solo una volta e non lo scordi più
Rincontrarsi nei pensieri
Ritrovarsi come ieri
Anche se non può più tornare
Basta una volta e non lo scordi più
Quella sera e tutte le parole
Ma tu
Davvero
Credi sia stato un piano studiato per farti del male
Sì tu
Di sicuro
Sei stata più sincera nel dire le cose
E ora che vuoi?
Vincere tu
Senza mai più chiedersi
Se mai ce la farò
E se domani - domani forse ritornerò
Magari un giorno poi
Poi me ne pentirò
Ma ne valeva la pena rischiare tutto o no?

 

-Tiromancino-

domenica 4 marzo 2007

Sanremo57°

Forse sono io che stasera sono un po' troppo sensibile...prima il film, ora l canzone.

L'ho ascoltata, cantata, capita, vissuta.

Mi ha colpito. Non sarà il classico pezzi di Sanremo, ma questa canzone merita davvero. E mi sembra doveroso riportarla...

 

Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel '54
E vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perchè non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un'emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perchè ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio... misurate le distanze
E guardate tra me e voi... chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent'anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perchè Antonio sa volare.

 

Ti regalerò una rosa

-Simone Cristicchi-

 

Quel che penso

Cammino lungo la tua via
e il tempo sai non passa mai
lontano da te la vita non è facile
nel mio silenzio resterò
e finchè respiro non avrò
ti aspetterò io sarò qui se tornerai
e poi sarai
davanti a tutto tu
combatterò per dirti che io credo in noi
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
e insieme a te non cadrò non cadrò
è per te che non mi stanco un attimo di vivere
comunque andrà dentro di me tu vivrai
e suonerai.
Vorrei guardare gli occhi tuoi
e in ogni istante viverti
sentire che tu resterai sempre con me
da qui così
il mio sentiero sarai tu
mi porterai dentro di te se vorrai
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
io senza te non vivrò non vivrò
è per te che il sole non finisce mai di splendere
non smetterò di amarti mai dentro me
tu suonerai
così sarai
davanti a tutto tu
combatterò per dirti che io credo in noi
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
e insieme a te non cadrò non cadrò
è per te che il sole non finisce mai di splendere
comunque andrà dentro di me tu vivrai
e suonerai.



-Paolo Meneguzzi-

Scrivimi una canzone


Ci sono poche parole per questo film.
Sono riuscita a piangere.
Troppo simile alla mia vita...con un finale diverso però.
Ho rivissuto un momento magico...ed uno che forse è il più brutto della mia vita.
Vorrei che lo vedesse anche lui...e dall'esterno potesse capire quello che mi ha detto in un certo momento..e quello che poi mi ha detto affondandomi.
Lo consiglio.

giovedì 1 marzo 2007

strane cose

Sveglia presto come sempre...mi guardo e decido che oggi mi vestirò bene...un po' più da "donna" (per chi mi conosce, ha un significato).
Lavoro...al solito. Torno a casa e arrivata davanti alla porta cosa vedo?

Un sacchetto bianco chiuso da un nastrino giallo, appeso al pomo della nosra porta di casa.
Lo porto dentro, sicuro che sia di Erich, o magari di Martina.

Erich è stupito quanto me.

Esco, vado a lavorare e compro tante bellissime cose...mi ingioiello ancora più da "donna"..mi faccio paura da sola!

Un pomeriggio tranquillo in compagnia di Tiziana.

Quando rientro la sera, scopro che neanche Martina sa di chi è il sacchetto...dentro ci sono 5 Ferrero Roches...a detta di chi li ha assaggiati non troppo buoni.

 

Questo è il mistero di oggi...che penso rimarrà tale anche domani e i prossimi giorni.

 

Chi ci ha regalato 5 cioccolatini in un sacchetto bianco chiuso da un nastrino giallo?

martedì 27 febbraio 2007

abbraccio







 

 

Se ho freddo nel cuore,
la stringo.
Mi avvolge in un dolce calore.
Il calore del ricordo.
Un ricordo che vivrà.
Sempre.

-Fà-

lunedì 26 febbraio 2007

Urlo alla luna


Chiudo gli occhi e vedo l'immagine, vivo il ricordo.

Senza chiedere il permesso entra nella mia anima e la lacera.

Lacera la mia mente, il mio corpo, il mio essere.

Io non sono più. 
Torno a girarmi, ma solo la posizione cambia.
La scena che si presenta è sempre la stessa, sempre lo stesso incubo.

 

L'unico sapore che del mondo riconosco è salato.
I miei inghiozzi si nascondono nel rumore della pioggia che cade fuori.

Scrivo.

Prchè non posso gridare.

Queste sono le mie urla alla luna.

domenica 25 febbraio 2007

famiglia

"In famiglia succede così, ognuno si prende cura dell'altro."

"Io nn ho mai avuto niente del genere..."

"Lo so..ma credimi...questa...questa è la via d'accesso alla bella vita."

"Vorrei che tu me lo avessi detto prima.."

"Sì beh.. mancanza di comunicazione.. un'altra cosa che in famiglia succede..Allora, vuoi farne parte?"

 

Benvenuto in famiglia

 

 

 

Questo dialogo l'ho sentito e ne sono stata protagonista..ed è stato il più bel dialogo della mia vita.
Chi lo avrebbe mai detto che lo avrei ritrovato in un cartone!?
Le solie coincidenze..troppe.

 

mercoledì 21 febbraio 2007

Pensieri

39,5° di febbre mi ha costretta a fermarmi. 3 giorni nel letto senza fare nulla, senza correre come tutti i giorni dalle 7.30 del mattino alle 19.30 della sera.
Ho pensato a delle cose.
Ho pensato a delle persone alle quali voglio bene.
Alcuni che per svariati motivi non sento più altri ce sento poco,
altri che sento ma non nel modo giusto, o per lo meno che mi soddisfi.

Ho fatto una panoramica di tutte queste persone e mi sono sentita triste.
E sola.

Quando sto bene non ci sono. Quando sto male non ci sono.

Però per me sono importanti lo stesso.
Ma non è giusto.
In fin dei conti mi sto rendendo conto che per loro sono stata e sono solo
un nome su una rubrica del telefono,
fumo e cenere su un PC,
un nome scolpito in qualche angolo segreto della memoria...
...per qualcuno un nome da dimenticare.

Come faccio a dire "non sono sola"?! 

lunedì 19 febbraio 2007

La convivenza

L'anno scorso mi è stato chiesto cosa ne pensavo della convivenza e mi ricordo di non aver risposto. Allora mi è stato detto che non c'era niente di strano voler sapere cosa ne pensava la propria ragazza riguardo la convivenza.

Ora so rispondere.

Ne ho paura. Paura di dover abbandonare la mia indipendenza, nelle cose più semplici come voler passare un'intera giornata a letto...!

Oppure non avere più degli spazi solo miei.
So anche che prima o poi questo sarà inevitabile, ma ora anche meno impossibile perchè so cosa mi spaventa.

venerdì 16 febbraio 2007

un morso



Fianco a fianco con le esigenze della vita, l'amore è il grande educatore.
-Sigmund Freud-

mercoledì 14 febbraio 2007

Nell'armadio


S. Valentino.
Ho sompre pensato che fosse una festa stupida, come al solito le mie teorie contro il consumismo.
Poi anche io ho chinato la testa sotto il suo peso. Innamorata del solo suo respiro. Dipendente dalle sue vibrazioni. Io?! Non mi sono accettata così. Perchè no? Perchè a tutti i costi ho tirato sù prepotentemente una barriera! Ma come mi è saltato in mente. Perchè le azioni devono essere talvolta involontarie?!

Io stupida...non vedevo l'ora che arrivasse quel giorno. Lo stupido giorno di S. Valentino.
Sempre contro il consumismo avevo comprato un piccolo cuoricino in peluche con una calamita...quasi 3 settimane prima e non in Italia. Così chissà...mi sarei sentita meno "stupida".
Attesa attesa attesa per quel gesto per me inconsueto...e un litigio. Lui si è arrabbiato e mi ha portato a casa..ed io ricordo di aver passato tutta la sera e tutta la notte a piangere perchè avevo chinato il capo a quel maledetto giorno.

Questo è l'unico ricordo del mio Amore capitolato al consumismo verso la persona più importante della mia vita.
A distanza non è piacevole. E' triste. E piango. Come una cretina perchè sono una cretina così!


La cosa peggiore è che sto infrangendo una promessa, una promessa importante che ho fatto a lui sdraiati su quel divano.
Che non avrei sofferto. Che non sarei stata così. Che lui era diverso per cui tutto questo non sarebbe successo...
Non ho mantenuto quella promessa, ci provo ma non ci riesco...mi fa malissimo! Dio come vorrei poterla mantenere ma non riesco, con tutte le mie forze, con tutta la mia volontà non riesco.
Non riuscendo so che faccio una cosa ancora peggiore...non accettare i miei errori, come invece è riuscito ad insegnarmi. Non posso mettere in pratica questa cosa. Perchè non mi perdonerò mai per quella sera. Non mi perdonerò mai per quel maledettissimo piede. Perchè ho rovinato non solo il suo pensiero, ma quello che è più grave, ho intaccato la mia serenità..che non riesco più ad avere da quel giorno...

Quelle immagini mi si ripresentano tutte le notti in incubi e non ce la faccio più. Sono stanca. Voglio poter dormire di nuovo.  

Sono una nuova delusione.
E mi chiedo...perchè non l'ho conosciuto ora. Perchè non ora che sono me stessa, che RIDO, anche se sono disperata, ma rido a bocca larga e piacevolmente, che non sono più inconcludente, che ho mille interessi perchè sono venuta allo scoperto...che ho una casa.Ma perchè?!? Ora che non posso fare più male. 
A volte mi viene voglia di entrare nell'armadio e chiudere le ante a tutto e rimanere lì dentro...quasi a pensare che così neanche i miei pensieri potranno fargli mai più male. Sono io il mio scheletro nell'armadio.

 

Forse sarebbe stata una gran cosa se quel giorno mi avesse dato davvero un pugno, così come mi aveva detto. 
Me lo meritavo.
Lo vorrei ora.
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