Chiedere è lecito, rispondere è cortesia

martedì 6 novembre 2007

Gli invisibili?! Chiamiamo ciascuno con il giusto nome...per cortesia!

Matrix. Il tema della serata sono loro, gli invisibili. Termine molto giornalistico e sopra le righe per indicare coloro che da sempre vengono chiamati in tutti i modi, che preferisco non citare per non rischiare di offendere qualcuno non essendone intenzionata. Coloro che comunmente da me, da te, da voi, da tutti, sono chiamati i "senza-tetto".

Mi dispiace, ma ancora una volta i giornalisti sbagliano.

I fatti riportati dalla cronaca nell'ultimo periodo non hanno loro da protagonisti, bensì persone che appartengono ad altri stili di vita, che del nome "senza-tetto" non possono assolutamente farsi carico.

Io ho sempre difeso con tutte le mie parole, con ogni mezzo verbale di cui ero a disposizione, qualunque tipo di immigrato. Sono persone, essere umani che lottano per raggiungere una situazione di vita migliore rispetto a quella che gli si proietta nel prprio Paese di origine.

Ho appena sentito che in un servizio in Inghilterra si parla dell'Italia come "razista", che gli italiani sono soggetti ad un' "isteria razionale" che per cui l'Italia gli sembra inondata di stranieri.

Per la prima volta sono in pieno accordo con un politico. In questo mio intervento non voglio fare nomi, ma posso dare la mia testimonianza che ciò che sta dicendo corrisponde a verità: in ogni quartiere di Roma non si può  camminare senza essere assediati da zingari e altri popoli.

Mi dispiace. Io non ho nulla contro di loro. Sono pronta anche ad ammettere che il servizio trasmesso da Matrix, in cui i intervistano persone che danno l'impressione di essere ottimi individui, mi abbia intenerito, commosso. Mai e poi mai vorrei che oneste persone che vivono in una baracca solo perchè non possono permettersi una casa come tutti noi, che lavorano seriamente e in modo dignitoso, perdessero il lavoro e pagassero per crimini di propri simili di cloro non hanno nessuna colpa.

Ma la realtà è la seguente.

Io sono andata via da Roma per lavoro. Sono romana, mi sento romana, sarò sempre romana.

Ma non credo che tornerò mai a vivere a Roma perchè non posso vivere in una città, nella mia città, dove non mi sento sicura neanche di andare all'università e scendere dal trenino (così come ho fatto per anni...proprio la fermata successiva a quella dove pochi giorni fa è stata aggredita la donna).

Io non posso sentirmi sicura nella mia città. Perchè la "Politica dell'accoglienza" di accoglienza ne ha solo il nome: accoglienza non vuol dire far entrare chiunque che non accetta le nostre Leggi. Lo stato dovrebbe difendere tutti, ma prima la sicurezza dei propri cittadini.

Io non sono nessuno per dire cosa bisognerebbe fare, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ma sono coscinte del fatto che i primi a sbagliare siamo NOI. I lavori in nero, gli sfruttamenti... Prendiamo una qualsiasi donna rumena (visto che al momento va per la maggiore) baby-sitter in una casa romana, magari in una zona benestante, maari a due bambini straviziati, dalla mattina alla sera (e io abitando in una zona simile ne ho visti tanti...)..per cosa? per uno stipendio da fame in nero. NO. NO. NO. Iniziamo a mettere in regola chi lavora seriamente, chi è onesto. Facciamo in modo non di ACCOGLIERLO nella nostra società nel miglior modo possibile, ma di INTEGRARLO a noi, come chi può insegnarci qualcosa che non conosciamo e a cui insegnare ciò che non conosce.

Non prendiamo in Italia chiunque abbia due polmoni per respirare. Così come non buttiamo fuori chiunque non sia italiano. Diamo modo a chi è onesto di vivere con onestà, di camminare a testa alta accanto a noi. E accompagniamo alla frontiera chi ci si appiccica fino ad arrivare alla macchina cercando di metterci le mani nella borsa.

E' molto meno difficile di fare di tutta un'erba un fascio...

L'importante è fare qualcosa. Perchè io VOGLIO CAMMINARE PER STRADA SENZA LA PAURA CHE NON ARRIVERò MAI A DESTINAZIONE.

Perchè i miei figli un giorno DOVRANNO VIVERE TRANQUILLI.

Perchè è il momento di dire STOP.

 

E a chiunque legga sottolineo una cosa: sono stufa e voglio fuori tutti quelli che non meritano di stare qui. Ma non risparmio tutti quegli italiani che si comportano in modo indegno...la Legge dovrebbe intervenire per tutti. Cerchiamo di non strumentalizzare le idee politiche di una Destra o di una Sinistra, che nella realtà non esistono più.

 

E ancora a tutti quei Paesi che parlano male di noi...ma Voi, che non li fate neanche entrare, cosa fate? E allora...silenzio.

 

Concludo perchè sono stufa pure di farmi il sangue amaro per sta cosa..potrei parlarne ancora per ore e ore e ore e ore... Mi scuso per lo sfogo se può aver dato fastidio a qualcuno, e mi scuso per gli errori, forma e parole, ma non o intenzione di rileggere una sola parola...questo è il mio LIBERO pensiero di questa sera.

 

Buonanotte.

 

 

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