Domenica mattina. Sono le 8.
Il sole diffonde già un caldo che promettere di esere insopportabile.
Sono anni che non vado a Porta Portese. 6? Forse 7. Non so. Con il tempo i ricordi si offuscano, poco alla volta, in slenzio.
Non tutti i ricordi.
Ecco l'arco che segna l'ingresso. Non c'è nessuno. I primi banchi si presentano come un'ammucchiata di tessuti con prezzi da capogiro. Jeans Levi's a 5 euro, i mitici 501. Sorrido e vado avanti.
Ecco l'arco che segna l'ingresso. Non c'è nessuno. I primi banchi si presentano come un'ammucchiata di tessuti con prezzi da capogiro. Jeans Levi's a 5 euro, i mitici 501. Sorrido e vado avanti.
La domenica mattina questa via diventa una vita vera. Passo dopo passo attraversi il vissuto di una persona, il suo presente ed infine i suoi ricordi. Lì tanti oggetti usati. Qualcuno logoro. Altri un vero affare. Hanno fatto parte della vita di altre persone e ora potrebbero entrare nella tua. Loro se ne liberano.
Qualcuno ne è felice, qualcun altro si sente strappare il cuore alla separazione di un oggetto a lui tanto caro.
Necessità.
Necessità di spazio.
Necessità di soldi.
Necessità di lasciarsi alle spalle un passato.
Tutti abbiamo delle necessità. Perchè non le esprimiamo?
Io ne sento il bisogno.
Io ne sento il bisogno.
Per avere più ricchezza...nei sentimenti.
Per essere più comoda...nel pensare.
Per guardare al futuro...e cercare di sistemare il passato.
Rimediare. Non dimenticare.
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