Chiedere è lecito, rispondere è cortesia

mercoledì 29 aprile 2009

Le parole che non leggerai

Con una penna nera ho inciso parole su di un foglio bianco e ti ho scritto una lettera.
Ti ho scritto una lettera per dirti quello che a voce non posso.
Ti ho scritto una lettera per sfogarmi di qualcosa che reprimo.
Ti ho scritto una lettera ed era lunedì, per dartela martedì.
Ti ho scritto una lettera ma mi è mancato il “coraggio” di chiamarti e darti un appuntamento per un caffè.
Ora ho un foglio bianco con nere parole incise, piegato in tre parti, adagiato sul fondo di un cassetto.
Ti ho scritto una lettera che non ti darò mai.


mercoledì 18 marzo 2009

νύξ



Un foglio bianco ed un pennello azzurro.
Scrivo.
Di me. Di te. Di tutti noi.

Buonanotte

domenica 15 marzo 2009

Buona domenica

L’aria è leggera, fresca, carica della vita che si diffonde, di profumi delle persone, di arome di cucina.
Respiro di un respiro pieno, mi siedo al sole e chiudo gli occhi.
E’ domenica mattina.
Mi lascio scaldare la pelle di un tepore piacevole e lascio che i raggi bacino il mio viso
per ricambiarli dello stesso affetto.
Volgi il tuo volto al sole, chiudi gli occhi e percepisci il calore di questi raggi
che sulla tua fronte restituiscono i baci da me rubati.


martedì 10 marzo 2009

Una buona giornata

Se avessi una stanza a base triangolare, dipingerei una parete gialla come il sole,
una blu come la notte e una rossa come il fuoco.
Aprirei un grande foro nel vertice e mi sdraierei sul pavimento color della sabbia
ad osservare il cielo nei suoi mutamenti quotidiani fino a scovare la stella più luminosa
o la nuvola dalla forma più originale per affidarle il mio affetto e farlo arrivare ovunque tu sia,
con la speranza che indietro possano portarmi un tuo sorriso.

giovedì 26 febbraio 2009

Rosso. Bianco.

Seduta davanti ad un calice, osservo la realtà dal liquido in esso contenuto.
Vino. Bianco.
Minuscole bollicine si rincorrono sollevandosi dal fondo per perdersi poi in superficie.
Tutto appare ingigantito attraverso esso.
Vedo l’enorme numero del mio smalto color latte. Dietro ancora un altro bicchiere con ancora qualche goccia di succo di frutta.

Piango, e avrei voglia di lanciarlo fuori dalla finestra e sentirne il fragoroso tonfo che lo ridurrebbe in apparentemente inutili scaglie di vetro tagliente.
Perchè sotto il cappello e la maschera da giullare io ho sempre visto una persona e una testa pensante, importante da essere un sole fisso nel cielo e non una nuvola passeggera come me.

Io non sono le altre persone.

In viaggio, Carta e matita

7 febbraio 2009
 
Seduta al mio posto, osservo il mondo in bianco e nero. Sfoglio le immagini della vita reale come foto sbiadite di un vecchio album dai lembi consumati. Riesco a percepire il silenzio nel caos di suoni e rumori. Valigie delle più svariate fantasie scivolano sotto i miei occhi.
8. 9. 10. Il mio sguardo si posa sul numero indicato dai binari. Numeri costruiti sulla base di cerchi perfetti che mi lasciano il desiderio di percorrerli con l’indice della mano sinistra cosicchè il polpastrello ne possa percepire i dettagli invisibili agli occhi.
Poco più in là mi accorgo di un uomo, dai capelli bianchi. Ben vestito, curato, con una busta di un negozio nella mano sinistra.
Si ferma ad ogni cestino e guarda dentro…in cerca di un mondo?
Mi assale la voglia di scendere da questo treno per cercare anche io qualcosa.
In questa grigia stazione quell’uomo è l’unico fascio di colore che vedo.

sabato 14 febbraio 2009

?!

Perchè!? Come!? Quando!? E ora? Non è possibile! Quindi? Che si fa? Cosa non si fa? E' ingiusto? E' giusto. E allora? Che mi frega? Niente! Ma piantala!! Dunque? Lo ammetto? Ma cosa? Lo ignoro? Faccio finta di nulla! Ma sì!!! Sì...sono capace? Ci riesco? Ma perchè!? Ma come?! Ma quando!?

lunedì 2 febbraio 2009

Post-it

Cè chi viaggia sul brucomela e chi sulle montagne russe.


...ma non necessariamente i secondi arrivano primi.

martedì 27 gennaio 2009

Contraddizioni

"Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione."
A.Schopenhauer, Parerga e Paralipomena

...io faccio parte di quella compagnia...

mercoledì 21 gennaio 2009

Cenere

Giorno dopo giorno mi sento sempre più persa in un mondo che non sento più il mio. Seduta in bilico su un ponte, vedo scorrere sotto i miei occhi immagini di momenti bellissimi e di altri da dimenticare. Si sovrappongono in un turbinio di emozioni che stanno per scoppiare perchè sono incapace di trattenerle ancora.

"L’amico immaginario, è una creazione positiva dell’immaginazione dei bambini, è una cosa molto comune ed è solo un gioco. I bambini creano un compagno di giochi immaginario per portare fuori da sè tutte quelle emozioni, tensioni e preoccupazioni che possono far parte della vita di tutti i giorni. [...]L’amico immaginario svanisce nel nulla da solo senza il bisogno di alcun intervento da parte dello psicologo[...]"
Dott. Silvia Piva, psicologa infantile

Mi sento come uno di quei bambini. Anche io ho avuto un amico immaginario e anche il mio è svanito da solo, ma io non ne ero pronta.
Non ero pronta neanche ad averlo un amico immaginario.
...non credevo di averne uno.
Oggi una coltre di fumo denso se l'è portato via, senza che io fossi in grado di ribattere nulla.
Ora gioco con la cenere che è rimasta tra le mie mani, cercando di ricomporla in qualcosa che sia degno di avere un nome...

...ma la cenere era, è e rimarrà solo cenere.

giovedì 15 gennaio 2009

Nello stomaco

Farfalle danzano in antichi rituali,
volteggiano incuranti di chi non le vorrebbe.
...brididi.


martedì 6 gennaio 2009

Parole

"Fuggi da me verità
perché io non ti voglio conoscere.

La mente del cuore
rinnega desideri inattesi,
fugge piaceri rendendoli segreti
affinché il rischio non ne sfiori i sensi.
Il seme giace sotto la terra innevata
e sboccia vivo al primo sole,
senza che il freddo abbia impedito il suo fiorire.
Così le emozioni forzatamente evase
si affacciano incerte ai nostri occhi
svelate da parole che il cuore non ignorava.
La mente non può insabbiare il suo essere
ed il tempo ride beffardo del tentativo.

Cuore, non usare la mente
per rinnegare desideri inattesi,
fuggire piaceri invece di esprimerli.
Il rischio dei sensi fa parte del gioco
e rimpiangerai l'esser scappato.

Fuggi da me verità
perché io ti conoscevo ed ho avuto paura di te."

Fabiana -  1 gennaio 2009


domenica 28 dicembre 2008

...ad occhi aperti

L'atmosfera, le luci, i colori, le musiche. Quando si aprono gli occhi tutto svanisce avvolto da una leggera foschia che diventa sempre più densa fino ad arrivare ad essere una nebbia fitta, che ricopre quelli che rimangono solo ricordi. I sogni. Capita di farsi catturare da loro che sono talmente belli che solo dopo ti accorgi di aver sognato pur rimanendo con gli occhi aperti. Sì. Sempre cosciente di quel che dico, che faccio che penso, mi sono abbandonata al loro piacere. Fantasie, desideri. La scenografia della mia vita, costruita in ogni minimo particolare, inizia a cedere sotto il peso del tempo, sotto quello delle scenografie altrui. Il sapore dolce dei miei desideri sulla famiglia, sugli amici, sulle passioni, è diventato in pochi giorni così amaro da farmi smettere di sognare.
Seduta sul divano, ad occhi aperti fisso la finestra. Fuori è buio, ma sembra tutto più luminoso di quello che ho dentro.
Tristezza, amarezza, solitudine, delusione. Consapevolezza che dovrò tenermi tutto dentro per non ferire alcuni, per non spaventare altri. In fondo per un anno intero ho solo sognato, con gli occhi aperti...tutto ciò che è ora avvenuto al mio risveglio era solo nascosto dietro un velo trasparente che non ho voluto scostare per rimanere un po' in un mondo fantastico, dove la razionalità diventa superflua e regna solo quello che ho sempre nascosto.
Dovrei tornare a rinchiudere questo mondo dentro di me, anche se non capisco perchè quel che ho sempre fatto, ora mi risulta così difficile.
Ad occhi aperti, solo ad occhi aperti. Ma è come andare in motorino contro vento, senza occhiali.
Vorrei salire su un treno e cambiare città. Non Roma. Nè Trieste.
Ora sono io che voglio scappare lontano.

venerdì 12 dicembre 2008

Destino

Di nuovo mi ritrovo a fare i conti con questa parola così pesante.
Quando andavo a scuola, ho sempre pensato che fossero più affascinanti, più dolci, più calde le labiali. In realtà senza un vero motivo.
Destino ha sette lettere le cui consonanti sono tutte dentali. Ultimamente non gode della mia simpatia e questo sicuramente non gli permette di guadagnare punti.
Oggi ho deciso di andare contro di lui. Sì mio caro. Ti sfido. Vediamo chi questa volta la vince.
Sarà che in questo periodo troppe impalcature che avevo sono cadute. Alcune a causa mia perchè contro i miei principi e abitudini mi sono esposta fuori misura. Di certo non immaginavo che azzardare una sola volta nella vita avrebbe portato chissà quali conseguenze!
Perchè io non sono una persona che azzarda, tutt'altro!
Mi ritengo una persona equilibrata, assennata, riservata. Sono una di quelle ragazze che quando hanno interesse verso qualcuno, non glielo farai mai dire neanche sotto tortura! Raro che lo dica alle amiche, figuriamoci al diretto interessato. 
Invece stavolta sono andata ad aprirmi, a dire quel che non so neanche io direttamente a un lui, creando delle situazioni a catena disastrose quando invece potevo mantenere quell'ormai vecchio e passato e irrecuperabile sorta di equilibrio che si era creato.
Francamente non ne capisco proprio il motivo...stavo bene nel così com'era.
Ma senza tergiversare ulteriormente...torniamo a lui, alla mia amata parolina di 4 consonanti e 3 vocali.
Da oggi sarò in vedetta, e niente riuscirà a mettere a repentaglio un solo rapporto di quelli che ho al momento, al costo di mordermi la lingua e non parlare.
Ci sono troppe persone che mai vorrei perdere ora, per cui credo che sia arrivato il giusto momento di reagire a quello a cui di solito non posso sfuggire.
Spero che anche qui le conseguenze di questa mia nuova intraprendenza non siano peggiori...ma in qualche modo, non so ancora come, questa volta vincerò io.
E' ora che quel tipo particolare di destino al quale sono stata "fedele" per più di 20 anni per una volta stia alle mie condizioni.
Punto.

mercoledì 10 dicembre 2008

Vorrei

Vorrei...

...scartare un cioccolatino e trovarvi dentro un biglietto.
Su quel biglietto vorrei che vi fosse disegnata una mappa.
Una mappa di una caccia al tesoro.
2 passi verso il sole, 5 verso il mare. Cercare un arcobaleno e fare 3 passi verso di esso.
3 è il numero perfetto.
Ai piedi dell'arcobaleno c'è sempre una pentola di monete d'oro.
Vorrei che la mia fosse un nuovo biglietto che indicasse...
...1 passo verso la gioia, 2 verso il sorriso e 3 verso la passione.
1. 2. 3. ...il tesoro.
...un pacchetto rosso ciliegia con una grande coccarda color del cielo.
Dentro le voci, gli sguardi, le confidenze, gli abbracci.
Sentimenti smarriti in un tempo confuso, ritrovati in un istante incerto da non perdere nei momenti futuri.

Vorrei un cioccolatino da scartare contenente un biglietto da leggere.

martedì 9 dicembre 2008

Ingenuità

Dal lat. ingenuita¯te(m), deriv. di ingenu°us 'ingenuo'

s. f.
1 l'essere ingenuo; innocenza, purezza d'animo: l'ingenuità di un bambino ' sprovvedutezza, inesperienza: tutti approfittano della sua ingenuità
2 azione, affermazione, comportamento da persona ingenua: dire,
commettere delle ingenuità
3
nell'antica Roma, condizione di chi era libero per nascita.

venerdì 5 dicembre 2008

Riflessi di sè

Fisso un punto del mio albero di Natale.
Le lucine si accendono e si spengono in un alternarsi di ritmi euforici e sereni.
Argento. Blu
In una pallina vedo riflessa la mia figura stesa sul divano, sotto una coperta a righe colorate.
I riflessi sono deformati e distanti. I lineamenti impercettibili. La stessa mia immagine è a fatica distinguibile dal resto.
Ma riesco a vedere ugualmente il mio volto, perchè lo sento.
Sento gli occhi lucidi. Vedo un sorriso che manca.
Mi arrabbio con quella persona riflessa perchè non ha alcun diritto.
Di parlare.
Di offendersi.
Di chiedere.
Ma allora cos'è che la rende così triste da settimane, che crea un fastidioso nodo alla gola ogni volta che...
La verità non va mai detta.
Da ieri sera ques'albero non è più bello come prima. Le lucine non hanno più la stessa luminosità.
Si è spento qualcosa.
Perchè il Natale non è bello quando decidi che non puoi più dire ad una persona importante che gli vuoi un gran bene.

sabato 29 novembre 2008

Giudizio e verità

Quale paura è più forte, quella di un giudizio o quella di ammettere la verità?
Si arriva ad un certo punto del proprio percorso in cui necessariamente l'una esclude l'altra...ma come si può essere in grado di effettuare tale scelta, di prendere di petto una delle due paure e farla cadere nel vuoto.
Il giudizio strazia, la verità è seguita dall'incertezza.

Forse l'incertezza è meno pericolosa del giudizio, per me.


lunedì 3 novembre 2008

Ancora non so

"A volte ho paura
ho davvero paura
e un non so,in cosa non so.
La gente fa festa e beve vino
io non so,ancora non so
ad una ad una ogni finestra si è accesa
questa stagione sta per finire
quante cose cominciate perse
lasciate in pasto
alla memoria.
Fra gli inganni del tempo un grembo di madre
un brivido di eternità.
Camminare di notte con la luna fedele
incontra il giorno
fin che ce n'è"

- Nomadi -


mercoledì 8 ottobre 2008

Parole

Coincidenza.
Il suo significato è propositivo, semplicemente positivo; o quantomeno lo attesta il mio vocabolario di lingua italiana.
Ultimamente tale termine è risultato per me diametralmente di significato opposto.
Le coincidenze degli ultimi periodi non sono state propriamente fortunate...almeno dal mio punto di vista.
Così mi ritrovo nel pieno delle mie convinzioni, ma confusa da esse.
Certa della mia estranea indifferenza eppure con un vuoto da riempire. Allora

...penso...
...rifletto...
...avverto una strana mancanza...

Ma sempre rimanendo estraneamente indifferente.
Se prima osservavo slo le nuvole, ora i miei pensieri sono accompagnati anche dalle stelle.

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