Lo stomaco si chiude e il cuore si attorciglia.
Vorrei chiedere di novità, sapere come stai, farmi raccontar che fai…
Ci sono giorni in cui tutto sembra bellissimo e credo di dimenticare.
Poi arrivano improvvisamente le ore in cui si forma quel fastidioso nodo alla gola.
Mi manca parlare con te.
Mi manca la confidenza che c’era…
E’ una verità che io detesto e cerco di allontanare il più possibile da me,
perchè su nulla si può tornare indietro.
Da parte mia è orgoglio.
Credo sia orgoglio.
Non so cosa sia esattamente, non l’ho mai preso in considerazione.
Ma il pensare che mai farò io il primo passo…cos’è se non orgoglio?
Si chiama orgoglio anche la paura di mettersi di nuovo in ridicolo?
Perchè se neanche tu fai un passo verso di me, cosa vorrebbe dire se non che non ti interessa farlo?
E allora perchè dovrei farlo io?
Per convalidare la tua tesi che nessuno ti resiste?
Per dimostrarti l’ennesima volta che ti voglio un bene dell’anima ed umiliarmi perchè per te non è così?
Domande, domande…tante domande.
…mi manchi.
…ho sete di te.
Il nastro si è inceppato come in una vecchia cassetta.
Ed io vorrei avere una BIC per poterlo avvolgere e sbrogliare…per poter sentire ancora la mia musica preferita.
sabato 5 settembre 2009
Dei Sette Vizi Capitali, l'Orgoglio è il peggiore
giovedì 20 agosto 2009
Cortometraggio

Lo sfondo nero, a tratti illuminato, segna i secondi che ci separano dall’inizio della pellicola.
Cerchi con grandi numeri bianchi si susseguono
…3…2…1
[Il rumore della cinepresa regala un fruscio unico;
le immagini a tratti fuori fuoco, non statiche, si susseguono lentamente ma mai a scatti, a colori anticati;
piccoli puntini luminosi sullo schermo regalano effetti da cinematografo]
"Una spiaggia affollata. Lettini, ombrelloni chiusi si alternano ad altri alla cui ombra riposano famiglie felici.
I bambini sulla riva sono preda della creatività sformando secchielli di sabbia bagnata
che, con amorevole cura, si trasformano nei castelli delle più belle fiabe della loro infanzia.
Qualcuno si rompe, ma non c’è dispiacere nei loro volti: rinascono presto come torri a merlo.
Sul bagnasciuga giovani donne raccontano le proprie storie. C’è sempre chi ne sa di più.
Io dal mio lettino osservo, ho lo sguardo sereno, i lineamenti distesi.
Pian piano i raggi del sole si affievoliscono,
chi prima chi dopo sono assorti nei preparativi per alleggerire la spiaggia dagli utili e futili portati la mattina.
Mi siedo sulla riva e con le braccia cingo le ginocchia.
Lo sguardo si fa serio mentre osservo l’incresparsi delle onde in un silenzio che via via diventa sempre più assordante.
Mi sembra di essere rimasta sola.
…
Arrivi tu e ti siedi dietro di me; avverto il contatto delle tue gambe attorno ai miei fianchi.
Appoggi accanto a me un cestino di fragole lavate, ma con il picciolo verde ancora intatto.
Con una mano mi sposti i capelli.
Mi abbracci, mi dai un delcato bacio sul collo e mi dici
'Per te ci sarò, sempre'
I miei tratti tornano ad essere sereni.
Sento il tuo mento appoggiato sulla spalla nuda; osservi il tramonto.
Chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare dalla brezza leggera…"
- suona la sveglia, è ora di alzarmi; un’altra giornata mi attende -
[Scorrono i titoli di coda
Attori protagonisti: Il Mare, la Sabbia, il Sole.
Attori non protagonisti: il Tramonto.
Comparse: Castello di Sabbia, Cestino di Fragole
Partecipazione straordinaria: Nocciolino
Voce fuori campo: me stessa
Nel silenzio riecheggia il rumore della pellicola che gira a vuoto ]
domenica 2 agosto 2009
Di notte, penso
Io le penso.
Intensamente, senza un senso apparente nè una forma adeguata.
Stupidamente, ma con il cuore.
Penso che quel 2 ottobre mi sia rimasto dentro un qualcosa di inspiegabile, un’emozione incancellabile.
Penso che quel giorno io abbia mentito non solo a te ma soprattutto a me stessa…
Penso che a distanza di mesi io non abbia ancora digerito la mia menzogna ricamata di vigliaccheria e di paura.
Penso che la notte di un mese fa abbia distrutto lo splendido ricordo che avevo di te e abbia lasciato la brutta opportunità di coltivare un malessere altalenante fatto di sensazioni di nullità.
Ci sto pensando questa notte, perchè sono quasi le 3 e io da due ore mi rigiro nel letto cercando di dormire…ma i pensieri sembrano un fiume in piena corredato dalla voglia inspiegabile, insensata, stupida e utopica di te.
giovedì 30 luglio 2009
martedì 14 luglio 2009
Carpe diem
Una parola accanto all’altra come perle unite da un filo.
Chiare e semplici.
Limpide.
Discorsi logici delineati da un’incantevole serenità.
Rimangono nel pensiero perchè, per paura, sono incapace ad esprimerle.
martedì 7 luglio 2009
La mia mente surrealista
Renè Magritte, "La Corde sensible" (1857), dipinto ad olio, Collezione privata, Belgio
Nel primo Manifesto surrealista del 1924, André Breton definì così il surrealismo:
“Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale.”
Io sono surrealista. Le parole proseguono dai sogni alla realtà, in un procedere però discontinuo.
Quando le parole si formano dai pensieri, non bisogna dar loro il tempo di fuggire come tanti granellini di sabbia rinchiusi in una clessidra. Perché se non le si esprimono subito, raramente avremmo poi il coraggio di provarci di nuovo.
Tante volte sono stata sul punto di...e altrettante volte ho taciuto e ho scritto.
Via i freni inibitori e libero l’inconscio dormiente che è nei miei sogni.
(Vorrei seguire l’arcobaleno per trovare la pentola piena d’oro. Il tesoro più ricco che al mondo possa esistere, oro fatto di sentimenti.
Sogno, spero, non cerco ma attendo quel brivido che solo il candore di un’emozione inattesa sa dare, quando gli occhi si riempiono di infinita dolcezza e non puoi fare a meno di sorridere.
Di quel sorriso sono ghiotta, ingorda di quel brivido di gioia di vivere che mi hai trasmesso.
Prima o poi ti accorgerai che in un angolo c'è chi ti vuole un bene dell'anima; ma se non sarà così, io continuerò ad osservare e a restituire all'Universo quel bene che sarebbe stato tuo.
Vorrei...vorrei tante cose.
Tra queste un abbraccio.)
"Il surrealismo è un po’ come la magica sorpresa di trovarsi un leone dentro l’armadio da cui si pensava soltanto di prendere una camicia" F.K.
martedì 23 giugno 2009
Rimanere fuori di casa
La felicità di un risveglio accanto a qualcuno a cui vuoi bene svanisce nel momento in cui abbracci la consapevolezza della sua indifferenza.
La freddezza dei gesti, la meccanicità delle azioni ti fanno capire che tu sei lì con lui, ma lui non è lì con te…se ci fosse stata chiunque al tuo posto, sarebbe stato uguale.
Per cui trattieni il fiato e con esso le lacrime, chiudi gli occhi e vorresti sparire nell’istante immediato in cui li hai aperti.
Niente è più imbarazzante e doloroso del silenzio di quei momenti, in cui si intravede solo la speranza che passino in fretta i minuti prima di separarsi.
L’attesa nelle ore seguenti di quel messaggio che sei certa che arriverà, che ti confermerà quello che tu stai pensando e hai provato…e infatti tarda, ma arriva.
Sensi di colpa, scuse, rispetto…parole e frasi che eri pronta a leggere e che prendi con diplomazia, sicurezza di te, testa alta..perchè sei una persona matura.
Poi passano le ore e i giorni e gli occhi ti si riempiono di lacrime, lo stomaco è completamente chiuso, sei distratta anche se la mente è vuota e in macchina ti suonano perchè al verde di un semaforo invece di partire fissi il vuoto.
Perchè non sai come dirglielo…
Non sai come dirgli che ti ha fatto davvero male, non vuoi rischiare di sembrargli soffocante.
Però le lacrime scendono mentre hai i ricordi di una notte in cui sei stata con quella persona speciale che ti riempie gli occhi di gioia, che non riesce a fermarti il sorriso; quella che non ti capaciti di come caspita sia possibile ma ti piace, ti attrae e a cui non sai resistere ma dal quale non pretenderesti mai nulla; che però non aveva voglia di te ma solo di appagare un suo desiderio.
Probabilmente mi direbbe che non è vero tanto per famri stare meglio…ma i gesti contano molto più delle parole.
Male…ci sto male.
Ho freddo e dormo.
venerdì 29 maggio 2009
Il genio della lampada
Esco dalla doccia e a piedi nudi percorro il pavimento, ne esploro le sensazioni.
…che le gocce d’acqua siano pioggia e il pavimento sabbia, presto.
Andiamo
martedì 12 maggio 2009
…per un Nocciolino
Mentre massaggio i miei polsi doloranti, gioco con un “filo” verde.
(1 anno fa)
“L’unica cosa che posso regalarti”, mi hai detto; e mi sono ritrovata un braccialetto al polso.
(Ora)
Siamo il giorno e la notte.
Sale e zucchero…
…Sole e Luna.
Nella vita di ciascuno di questi elementi non c’è posto per l’altro se non per brevi e rari attimi.
Non c’è spazio per me ed io ne sorrido, pensando al mio SuperIo in eterna lotta con l’Es…
…ed Io?!
L’Io mi fa voltare dalla parte opposta, seppur perdendo una lacrima amara.
La lettera, un caffè.
Ho sempre avvertito il tuo volermi bene, ma ora l’ho perso.
In ogni modo, in tutte le salse, in ogni come, dove e perchè io ho cercato di scovarlo nuovamente,
fino a scontrarmi con la realtà…
…non lo avverto più.
Io sono essenza di musica e parole, di colori e immagini,
ma perdo le sfumature senza la pienezza di un gesto.
I pensieri non devono essere dei Soli nell’universo per brillare, perchè io sono colpita dalla luminosità delle piccole Stelle, quelle a cui nessuno bada, impercettibili all’occhio che non è in grado di vederle.
Tu, Sole o Stella che sia, mi hai donato più di un braccialetto da pochi centesimi.
Mi hai donato me stessa, senza che te ne rendessi conto.
Per un nocciolino di pensieri,
per un nocciolino di sorrisi.
Per un nocciolino di risate,
per un nocciolino di sguardi,
per un nocciolino di abbracci.
Quando guarderò il cielo, ascolterò il mio essere, berrò un caffè e ne leccherò il cucchiaino,
lo farò per e con un Nocciolino di Cuore.
Ora e per sempre.
mercoledì 29 aprile 2009
Le parole che non leggerai
Con una penna nera ho inciso parole su di un foglio bianco e ti ho scritto una lettera.
Ti ho scritto una lettera per dirti quello che a voce non posso.
Ti ho scritto una lettera per sfogarmi di qualcosa che reprimo.
Ti ho scritto una lettera ed era lunedì, per dartela martedì.
Ti ho scritto una lettera ma mi è mancato il “coraggio” di chiamarti e darti un appuntamento per un caffè.
Ora ho un foglio bianco con nere parole incise, piegato in tre parti, adagiato sul fondo di un cassetto.
Ti ho scritto una lettera che non ti darò mai.
mercoledì 18 marzo 2009
νύξ

Un foglio bianco ed un pennello azzurro.
Scrivo.
Di me. Di te. Di tutti noi.
Buonanotte
domenica 15 marzo 2009
Buona domenica
L’aria è leggera, fresca, carica della vita che si diffonde, di profumi delle persone, di arome di cucina.
Respiro di un respiro pieno, mi siedo al sole e chiudo gli occhi.
E’ domenica mattina.
Mi lascio scaldare la pelle di un tepore piacevole e lascio che i raggi bacino il mio viso
per ricambiarli dello stesso affetto.
Volgi il tuo volto al sole, chiudi gli occhi e percepisci il calore di questi raggi
che sulla tua fronte restituiscono i baci da me rubati.
sabato 14 febbraio 2009
?!
giovedì 15 gennaio 2009
Nello stomaco
Farfalle danzano in antichi rituali,
volteggiano incuranti di chi non le vorrebbe.
...brididi.
martedì 6 gennaio 2009
Parole
"Fuggi da me verità
perché io non ti voglio conoscere.
La mente del cuore
rinnega desideri inattesi,
fugge piaceri rendendoli segreti
affinché il rischio non ne sfiori i sensi.
Il seme giace sotto la terra innevata
e sboccia vivo al primo sole,
senza che il freddo abbia impedito il suo fiorire.
Così le emozioni forzatamente evase
si affacciano incerte ai nostri occhi
svelate da parole che il cuore non ignorava.
La mente non può insabbiare il suo essere
ed il tempo ride beffardo del tentativo.
Cuore, non usare la mente
per rinnegare desideri inattesi,
fuggire piaceri invece di esprimerli.
Il rischio dei sensi fa parte del gioco
e rimpiangerai l'esser scappato.
Fuggi da me verità
perché io ti conoscevo ed ho avuto paura di te."
Fabiana - 1 gennaio 2009
lunedì 3 novembre 2008
Ancora non so
"A volte ho paura
ho davvero paura
e un non so,in cosa non so.
La gente fa festa e beve vino
io non so,ancora non so
ad una ad una ogni finestra si è accesa
questa stagione sta per finire
quante cose cominciate perse
lasciate in pasto
alla memoria.
Fra gli inganni del tempo un grembo di madre
un brivido di eternità.
Camminare di notte con la luna fedele
incontra il giorno
fin che ce n'è"
- Nomadi -
mercoledì 8 ottobre 2008
Parole
Il suo significato è propositivo, semplicemente positivo; o quantomeno lo attesta il mio vocabolario di lingua italiana.
Ultimamente tale termine è risultato per me diametralmente di significato opposto.
Le coincidenze degli ultimi periodi non sono state propriamente fortunate...almeno dal mio punto di vista.
Così mi ritrovo nel pieno delle mie convinzioni, ma confusa da esse.
Certa della mia estranea indifferenza eppure con un vuoto da riempire. Allora
...penso...
...rifletto...
...avverto una strana mancanza...
Ma sempre rimanendo estraneamente indifferente.
Se prima osservavo slo le nuvole, ora i miei pensieri sono accompagnati anche dalle stelle.
martedì 9 settembre 2008
Nei sogni...
mercoledì 25 giugno 2008
...καιρός καί κατάγλωσσος...
poi di seguito mille, poi di nuovo altri cento.
Quando poi ne avremo dati migliaia,
confonderemo le somme, per non sapere,
e perchè nessun malvagio ci invidi,
sapendo che esiste un dono così grande di baci"
sabato 10 maggio 2008
Sensazioni in musica

L'estasi per un tramonto.
Il giallo e il rosso si incontrano e insieme al blu danzano su di una tela.
L'apoteosi dei sensi, il desiderio di realizzare con le mie mani.
La mia tastiera.
Pennelli, odori, suoni, rumori.
Luce.
C'è tutto.
Non devo chiudere gli occhi per sentire, vedere.
Assaporo con la pelle.
L'aria è bella. Fruttata.
Campi ricoperti di fiori.
Le mie sensazioni.
In musica. In colori.
Essenze di me.