lunedì 17 dicembre 2007

Sole





 

Alla radio ascoltavo l'ultimo singolo di Elisa, assaporandone le parole una ad una.
Fino a qualche settimana fa mi rattristava. Ora arrivo alla fine della canzone.

Vedo il sole.

Cammino, mi guardo intorno, incontro gente, sorrido sempre e sono felice.
Ancora, pochi minuti fa, ho versato una lacrima per te, ma  non importa.

Sono felice lo stesso.

E vedo tanto Sole!

Un  Sole che ha un nome, 5 lettere piene di stima, fiducia e affetto.

Grazie!

 


sabato 1 dicembre 2007

Momenti

Il mercato dei sogni


Svendo i miei pensieri
sul banco già ricolmo
di ricordi senza più memoria

Nel mercato delle anime vagabonde
s'acquista amore senza luce
nei falsi d'un sorriso
che mai più completerà
lo spartito d'una lampada senz'olio

Vorrei morir di vita
e volare in un cielo di stelle infatuate
ridando albori
a chi la notte porta nei suoi occhi

Brandendo spade di zucchero filato
nel denso miele amaro
di un mondo che più non comprendo

poggio l'anima
sul tappeto dei tuoi sguardi
sognando i sogni a occhi aperti
nell'allegria d'una favola.


 

- Julian Carrera -

sabato 24 novembre 2007

Fine di una convivenza

Nonostante io mi sia creata una corazza molto forte, non sono ancora immune da certe delusioni. Quelle che non aspetti sono le peggiori. Quando ti apri con qualcuno e questo qualcuno si comporta in modo scorretto, incasinando volutamente e irreparabilmente la vita degli altri, la tua vita e quella di chi ti sta vicino. Quando vedi che le cose vengono fatte apposta per provocare, per ferire, perchè si vuole essere "più" degli altri... Allora capisci che hai abbassato la guardia con una persona che non lo meritava. Puoi arrabbiarti, piangere, parlarne male; ma tuto ciò non leviga gli spigoli che lei ha creato. Perchè ti fidavi. E allora, visto che non ne avrò modo e forse neanche voglia ti scrivo quel che penso.

"Come meglio ho potuto ti sono stata vicina quando me lo hai chiesto e quando non me lo hai chiesto, e da lontano osservavo i tuoi movimenti incerti senza intervenire perchè non era il momento. Altrettanto hai fatto tu. Ho deciso di abbassare la guardia perchè ritenevo fossi diversa. Probabilmente ho sbagliato anche io, l'errore che mi hai sempre detto essere comune a tutte le tue conoscenze: ritenerti più grande e matura di quel che invece sei. Sta di fatto però che mi fidavo di te, di te alla quale ho raccontato tutte le cose belle e tutti gli ultimi grandi casini della mia vita, di te che mai avrei pensato potessi colpirmi alle spalle in modo scorretto, fregandosene di tutto, non solo con gesti e fatti, ma con parole. Parole forse banali, forse per te non importanti; ma ch mai avrei immaginato potessi tirar fuori. Beh che dire! Dalla vita non si finisce mai di imparare.

Quello che mi dispiace è che...mi dispiace. Forse il nostro modo di vivere alla giornata, sgobbando e sudando, in questo modo da "poveracci" non si addice al tuo alto stile di vita, ma che dire..purtroppo non siamo nati tutti così fortunati. Ma sicuramente onesti e sinceri e affidabili sì..piiù di quanto tu hai ritenuto. E questo mi offende, mi delude, mi irrita, mi.

Nella vita non si compra tutto con i soldi, c'è l'amicizia, grande o piccola che sia, che viene regalata. A volte ciò che non costa niente, vale 1000 volte di più. Probabilmente non lo hai capit o semplicemente non lo hai voluto.

Non ci sarà la frase banale che ultimamente ti è stata detta da troppa gente che non merita neanche di pronunciarla. 'Per te ci sarò sempre'. No, non è così e se hai imparato un minimo a conscermi lo saprai già, anche se probabilmente non te ne importerà...anzi!

Chiusa quella porta ognuno vivrà la propria vita e di tutto ciò non rimarrà che un ricordo che svanirà con il tempo. Purtroppo la delusione, la mia, quella rimarrà.

Buon proseguimento."

mercoledì 14 novembre 2007

Mare

 


"Ho chiesto di poterlo incontrare. E non so se questo accadrà. Sono tornato lì dove ho passato la mia infanzia. E aspetto. E' mattina presto. Sulla sabbia che sa ancora di notte, leggere orme di gabbiani. Sono stati ad ascoltare il mare prima di me. E ora sono andati via. Guardo lontano e riconosco tutto ciò che mi ha fatto compagnia per molti anni. Non c'è nessuno sulla spiaggia. Su quella lunga spiaggia di tanto tempo fa. E di adesso. Il mare silenzioso e tranquillo sembra quasi un animale. E' immobile, pronto ad attaccare. Ha un respiro lento che si interrompe ogni tanto come il leggero sbuffo di un uomo ubriaco che , dopo aver mangiato tanto, si è addormentato. Scendo i tre scalini. La sabbia è ancora fredda. Faccio qualche passo. Cancello alcune orme, piccole zampe a forma di "v" con una "i" centrale. E in un attimo sono dimenticate. Cancellate. [...] E in quei momenti risplendono sani, prendendo la luce del mattino ancora fresca, serena, silenziosa, di una giornata che sta per iniziare, che porterà curiosità e incontri. E una passeggiata. Forse. Oppure niente. Solo il rumore delle onde. Più tardi però, perchè adesso il mare ancora dorme. barche lontane. Qualche vela aperta risalta rossa del suo colore sul filo di quell'orizzonte deciso. Mare. Mare d'amare.

Per niente invecchiato, lui. Mare della mia gioinezza, dlle mie prime indecisioni in amore. Di paure e divertimento e crescita. Anzio, sono ad Anzio. E così comincio  camminare lungo il bagnasciuga.

[...]

Quanto tempo è che io non sono più felice? Per esserlo ho puntato in alto. Ho chiesto ciò che non mi è di certo possibile ottenere. Non da solo. Non umanamente pensando. E quasi mortificato mi piego su me stesso e rivolgo lo sguardo a terra, oltre il pattino, su quella sabbia che ora mi sembra sporca tanto è stato grande il mio disperato e assurco tentatio di richiesta."

La passeggiata

Federico Moccia

domenica 11 novembre 2007

Auguri Sara!!!

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=DMiBSt_ODN0&rel=1]

Se tu mi vedessi ora

"Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso. Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete. Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio.
Data la sua importanza ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo o persino che produca una certa di suono cermonioso come l'eco di un cembalo o il rintocco di una campana. Invece è silenzioso, e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore. Se rumore c'è, è interno. Un urlo che nessuno all'infuori di te può sentire. Un boato così forte che le orecchie rintronano e la testa fa male. Si dimena nel petto come uno squalo bianco intrappolato nel mare; ruggisce come la mamma orsa a cui è stato rapito il cucciolo. Ecco cosa sembra e che rumore fa. è un'enorme bestia intrappolata che si agita, presa dal panico; e grida come un prigioniero davanti ai proprio sentimenti. L'amore è così...nessuno ne è indenne. è selvaggio, infiammato come una ferita aperta esposta all'acqua salata del mare, però quando si spezza il cuore non fa rumore. Ti ritrovi a urlare dentro e nessuno ti sente."

 

Cecelia Ahern

- Se tu mi vedessi ora -

venerdì 9 novembre 2007

Qualcosa che non c'è

Tutto questo tempo a chiedermi

Cos'è che non mi lascia in pace

Tutti questi anni a chiedermi

Se vado veramente bene

Così
Come sono
Così

 

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare il sole sorgere
 

 

- Elisa -

martedì 6 novembre 2007

Gli invisibili?! Chiamiamo ciascuno con il giusto nome...per cortesia!

Matrix. Il tema della serata sono loro, gli invisibili. Termine molto giornalistico e sopra le righe per indicare coloro che da sempre vengono chiamati in tutti i modi, che preferisco non citare per non rischiare di offendere qualcuno non essendone intenzionata. Coloro che comunmente da me, da te, da voi, da tutti, sono chiamati i "senza-tetto".

Mi dispiace, ma ancora una volta i giornalisti sbagliano.

I fatti riportati dalla cronaca nell'ultimo periodo non hanno loro da protagonisti, bensì persone che appartengono ad altri stili di vita, che del nome "senza-tetto" non possono assolutamente farsi carico.

Io ho sempre difeso con tutte le mie parole, con ogni mezzo verbale di cui ero a disposizione, qualunque tipo di immigrato. Sono persone, essere umani che lottano per raggiungere una situazione di vita migliore rispetto a quella che gli si proietta nel prprio Paese di origine.

Ho appena sentito che in un servizio in Inghilterra si parla dell'Italia come "razista", che gli italiani sono soggetti ad un' "isteria razionale" che per cui l'Italia gli sembra inondata di stranieri.

Per la prima volta sono in pieno accordo con un politico. In questo mio intervento non voglio fare nomi, ma posso dare la mia testimonianza che ciò che sta dicendo corrisponde a verità: in ogni quartiere di Roma non si può  camminare senza essere assediati da zingari e altri popoli.

Mi dispiace. Io non ho nulla contro di loro. Sono pronta anche ad ammettere che il servizio trasmesso da Matrix, in cui i intervistano persone che danno l'impressione di essere ottimi individui, mi abbia intenerito, commosso. Mai e poi mai vorrei che oneste persone che vivono in una baracca solo perchè non possono permettersi una casa come tutti noi, che lavorano seriamente e in modo dignitoso, perdessero il lavoro e pagassero per crimini di propri simili di cloro non hanno nessuna colpa.

Ma la realtà è la seguente.

Io sono andata via da Roma per lavoro. Sono romana, mi sento romana, sarò sempre romana.

Ma non credo che tornerò mai a vivere a Roma perchè non posso vivere in una città, nella mia città, dove non mi sento sicura neanche di andare all'università e scendere dal trenino (così come ho fatto per anni...proprio la fermata successiva a quella dove pochi giorni fa è stata aggredita la donna).

Io non posso sentirmi sicura nella mia città. Perchè la "Politica dell'accoglienza" di accoglienza ne ha solo il nome: accoglienza non vuol dire far entrare chiunque che non accetta le nostre Leggi. Lo stato dovrebbe difendere tutti, ma prima la sicurezza dei propri cittadini.

Io non sono nessuno per dire cosa bisognerebbe fare, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ma sono coscinte del fatto che i primi a sbagliare siamo NOI. I lavori in nero, gli sfruttamenti... Prendiamo una qualsiasi donna rumena (visto che al momento va per la maggiore) baby-sitter in una casa romana, magari in una zona benestante, maari a due bambini straviziati, dalla mattina alla sera (e io abitando in una zona simile ne ho visti tanti...)..per cosa? per uno stipendio da fame in nero. NO. NO. NO. Iniziamo a mettere in regola chi lavora seriamente, chi è onesto. Facciamo in modo non di ACCOGLIERLO nella nostra società nel miglior modo possibile, ma di INTEGRARLO a noi, come chi può insegnarci qualcosa che non conosciamo e a cui insegnare ciò che non conosce.

Non prendiamo in Italia chiunque abbia due polmoni per respirare. Così come non buttiamo fuori chiunque non sia italiano. Diamo modo a chi è onesto di vivere con onestà, di camminare a testa alta accanto a noi. E accompagniamo alla frontiera chi ci si appiccica fino ad arrivare alla macchina cercando di metterci le mani nella borsa.

E' molto meno difficile di fare di tutta un'erba un fascio...

L'importante è fare qualcosa. Perchè io VOGLIO CAMMINARE PER STRADA SENZA LA PAURA CHE NON ARRIVERò MAI A DESTINAZIONE.

Perchè i miei figli un giorno DOVRANNO VIVERE TRANQUILLI.

Perchè è il momento di dire STOP.

 

E a chiunque legga sottolineo una cosa: sono stufa e voglio fuori tutti quelli che non meritano di stare qui. Ma non risparmio tutti quegli italiani che si comportano in modo indegno...la Legge dovrebbe intervenire per tutti. Cerchiamo di non strumentalizzare le idee politiche di una Destra o di una Sinistra, che nella realtà non esistono più.

 

E ancora a tutti quei Paesi che parlano male di noi...ma Voi, che non li fate neanche entrare, cosa fate? E allora...silenzio.

 

Concludo perchè sono stufa pure di farmi il sangue amaro per sta cosa..potrei parlarne ancora per ore e ore e ore e ore... Mi scuso per lo sfogo se può aver dato fastidio a qualcuno, e mi scuso per gli errori, forma e parole, ma non o intenzione di rileggere una sola parola...questo è il mio LIBERO pensiero di questa sera.

 

Buonanotte.

 

 

martedì 30 ottobre 2007

Sonno&Sogni





"I sogni son desideri chiusi in fondo al cuor
nel sonno ci sembran veri e tutto ci parla d'amor ..."

Questa notte ho fatto un sogno bellissimo. E' passato tanto tempo eppure ne fai ancora parte.
Ho aperto gli occhi canticchiando questa melodia.

 

domenica 28 ottobre 2007

Fardello

Si è alzata da terra. Ha iniziato a far cadere i piccoli sacchi pieni di tanto peso.

C'è ancora quello più pesante, che sarà l'ultimo.

Ma già ora sono 10cm dalla terra scura...

martedì 23 ottobre 2007

vita

Sogno o realtà dimmi di che materia è fatta questa vita. Senza l'uno l'altra m'immagino sarebbe come un tunnel senza uscita, come i Magi senza la cometa, come Ulisse senza la sua curiosità , come un piano che nessuno suonerà.
Sognando ad occhi aperti vedo il mondo che vorrei racchiuso in un sorriso di chi non sorride mai
Se non provi a spostare l'orizzonte un po' più in là i sogni non coincideranno mai con la realtà

- meg -

 

venerdì 19 ottobre 2007

Dietro la porta

Due giri verso destra. Abbasso la maniglia e la porta si apre. C'è una ragazza, dai capelli ricci e castani, la carnagione chiara. Il suo sguardo è spento, fissa un punto della stanza, ma non c'è niente. Fissa il vuoto. Gli occhi sono vitrei e una lacrima solca la sua uancia destra, impercettibile, silenziosa. Riesco a vedere ciò che lei vede. Noto una proiezione sulla parete bianca. Ci sono due immagini, due persone. Un ragazzo. Una ragazza. Le La proiezione si sdoppia, per ognuno di loro scorrono situazioni diverse, ma che la ragazza guarda con gli stessi occhi lucidi. Avvicinandomi riesco a percepire anche le voci. Non provengono dalla parete ma dalla sua mente. Senza guardarmi mi dice di ascoltare, in silenzio; mi rivolge poi la parola, continuando ad osservare lo stesso punto, ormai annebbiato dalle lacrime. Mi dice: "Vedi? Ho dato tutta me stessa a loro, tanto che ora non ne resta niente per me. Mi hanno ucciso con le parole, a distanza di pochi giorni l'uno dalla'altra. Mi fidavo ciecamente, di lui. Volevo un bene infinito, a lei. Provo, ma non passa. Mi fanno ancora male. Mi faranno sempre male." La capisco perchè la osservo mentre parla e sento il dolore. L'avevo sempre ista sorridente e scherzosa, ma non avevo capito che era tutto per coprire quello che accadeva in questa stanza. Piango anche io. Mi allontano, chiudo la porta con la chiave e la lascio sola. Perchè quello che accade n quella stanza non dovrà mai vederlo nessuno.

giovedì 11 ottobre 2007

Stasera cucino io!

Gnam gnam gnam! Al via il progetto Mercoledì in cucina! Il mio inizio fantastico...davvero soddisfatta. Non vorrei dire niente ma benchè qualcuno me ne abbia dette di tutti i colori...in cucina me la cavo piuttosto bene! 
E TU non ci capivi niente!


Vedere per credere..o forse assaggiare per credere...

mercoledì 10 ottobre 2007

Amaro

 "Non so dimenticarlo ed ogni attimo che passa mi sorprendo a sperare, perchè la speranza copra la certezza che non lo avrò."

 

Mi sento un po' come le foglie d'autunno. Pronte a cadere dal proprio ramo senza preavviso. Mi mancano i colori. Vorrei avere un pennello in mano per stendere una riga orizzontale lungo la parete della mia stanza. Azzurra. E poi una verticale, Verde. Di nuovo orizzontale e verticale in un susseguirsi di ritmo colorato. Viola. Rosso, Arancione. Giallo. Se chiudo gli occhi posso vederli, imaginare le mie mani cariche di colore toccare tutto. In ogni dove un pizzico di me. Le situazioni riemergono sempre. Frasi, gesti, parole, incontri. Ultimamente accade spesso e mi fanno riflettere:

ciò che era è vero, non era ma è diventato.

...e quindi?

Brandelli lacerati di una vita capita troppo tardi. La mia.

lunedì 8 ottobre 2007

Piccone traditore

No nun è gnente è 'n po' de carcinaccio
Aspettate me tiro 'n po' più in quà
Me metto bbono bbono e che ve faccio
Sfasciate pure che io ve stò a guardà
E sotto quer piccone traditore
Come quer muro, me se sfascia er core...

[...]Tutti li sogni cascheno mattone pe' mattone

[...]Fa piano muratò cor quer piccone.

“Casetta de Trastevere” 
del trio Del Pelo-Simeoni -Torres

sabato 6 ottobre 2007

=|

 

Spesso mi chiedo...per quanto ancora?

martedì 11 settembre 2007

Mi commuovi...sempre!

G: non è che sei un po' depressa e triste?
non fare cosi' eh?
con nessuno ne ho parlato eh?
con te mi sono sempre aperto
è unpo' un amore che mi lega a te
sei troppo carina e dolce
sempre con il sorriso
meriteresti un sacco di cose belle
mannaggiolina
bisogna farsai forza quando troviamo questi brutti pensieri di fronte a questo cervello cosi' vulnerabile

F: zitto perchè tu hai il potere di farmi piangere
G: io voglio il potere di farti e far sorridere
ma anche una lacrimuccia non fa male
F: scemo
G: io purtroppo poiango troppo poco
F: allora diciamo che mi fai piangere e ridere contemporaneamente
G: ah ecco cosi' va meglio :)

Siamo lontani, non ci vediamo mai, eppure mi capisci sempre. Ti voglio bene. Tanto.


 

giovedì 30 agosto 2007

I miei luoghi

Ognuno di noi ha un posto particolare. Un posto dove sono racchiuse le sue gioie e i suoi momenti tristi.
Oggi pensavo questo. Sono a Roma da un po', ma non sono stata in quei due posti, per me speciali.

Lo Stadio dei Marmi, al Villaggio Olimpico. Un posto favoloso. Ho passato intere giornate della mia adolescenza sotto le statue, sdraiata sui gradoni, a guardarle dal basso, in tutta lo loro possenza. Uno spazio chiuso che in realtà mi regala un senso di libertà infinita.

Quel posto mi conosce allegra e spensierata. Ora sembrebbe un affronto. Ma tornerò a trovare le mie statue e i miei gradoni, quando avrò il sorriso fisso sulle labbra.

Il molo a Fiumicino, quello dal quale partono i traghetti.

Vento e onde ch si infrangono sugi scogli ti fanno sentire piccola. Lì le lacrime sul viso si confondono con l'acqua salata e il vento forte porta lontano i brutti pensieri. Sono 4 anni che manco da lì e dovrei tornarci. Ma la confusione sul mio volto ci sarebbe ancora o tutto diventerebbe troppo chiaro?

 

Sono lontana da lo 800km. Il mio primo obiettivo quest'anno è di trovare a Trieste lo Stadio ed il Molo...anche se in fondo pensandoci....li ho già.

mercoledì 29 agosto 2007

Porta Portese

Domenica mattina. Sono le 8.

Il sole diffonde già un caldo che promettere di esere insopportabile.

Sono anni che non vado a Porta Portese. 6? Forse 7. Non so. Con il tempo i ricordi si offuscano, poco alla volta, in slenzio.

Non tutti i ricordi.
Ecco l'arco che segna l'ingresso. Non c'è nessuno. I primi banchi si presentano come un'ammucchiata di tessuti con prezzi da capogiro. Jeans Levi's a 5 euro, i mitici 501. Sorrido e vado avanti.

La domenica mattina questa via diventa una vita vera. Passo dopo passo attraversi il vissuto di una persona, il suo presente ed infine i suoi ricordi. Lì tanti oggetti usati. Qualcuno logoro. Altri un vero affare. Hanno fatto parte della vita di altre persone e ora potrebbero entrare nella tua. Loro se ne liberano.

Qualcuno ne è felice, qualcun altro si sente strappare il cuore alla separazione di un oggetto a lui tanto caro.

Necessità.

Necessità di spazio.

Necessità di soldi.

Necessità di lasciarsi alle spalle un passato.

Tutti abbiamo delle necessità. Perchè non le esprimiamo?
Io ne sento il bisogno.

Per avere più ricchezza...nei sentimenti.

Per essere più comoda...nel pensare.

Per guardare al futuro...e cercare di sistemare il passato.

Rimediare. Non dimenticare.

 

 

Di nuovo.

 Ancora una volta. Mi presento.

 

 

Diventai grande in un tempo piccolo
mi buttai dal letto per sentirmi libero
vestendomi in fretta per non fare caso
a tutto quello che avrei lasciato
scesi per la strada e mi mischiai al traffico


Rotolai in salita come fossi magico
toccando terra rimanendo in bilico
diventai un albero per oscillare
spostai lo sguardo per mirare altrove
cercando un modo per dimenticare

 

Dipinsi l’anima
su tela anonima
e mescolai la vodka
con acqua tonica
poi pranzai tardi all’ora della cena
mi rivolsi al libro come a una persona
guardai le tele con aria ironica
e mi giocai i ricordi provando il rischio
poi di rinascere sotto le stelle
ma non scordai di certo un amore folle
in un tempo piccolo

 


Ingannai il dolore con del vino rosso
buttando il cuore in qualunque posto
mi addormentai con un vecchio disco
tra i pensieri che non riferisco
chiudendo i dubbi in un pasto misto


e mi giocai i ricordi provando il rischio
poi di rinascere sotto le stelle
ma non scordai di certo un amore folle
in un tempo piccolo.

giovedì 2 agosto 2007

No Comment

Ritorno da Santiago...traffico...dentista...cena.

Pizzeria...candele...pace...fresco...musica dal vivo.

Musica.

In ordine.

Solo 3 minuti (Negramaro)

Tiziano Ferro.

1 su un milione (Britti).

 

Questa è cattiveria. Pura.

 

Come dice Piero...si può spegnere ogni tanto il pensiero?

lunedì 16 luglio 2007

domenica 1 luglio 2007

Le verità sono sempre attuali

"L'ignoranza è forza. Nell'intero corso del tempo, forse a partire dalla fine del Neolitico, sono esistiti al mondo tre tipi di persone: gli Alti, i Medi e i Bassi. Essi si sono ulteriormente suddivisi, ricevendo un numero infinito di nomi diversi, mentre la consistenza di ogni singolo gruppo, così come l'atteggiamento di un gruppo verso l'altro, ha conosciuto cambiamenti di epoca in epoca. La struttura fondamentale della società è però rimasta inalterata. Perfino dopo sconvolgimenti enormi e dopo mutamenti all'apparenza irreversibili, questo schema si è costantemente riproposto, come un giroscopio che, in qualunque direzione e con qualunque forza lo si spinga, ritorna sempre in perfetto equilibrio. Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro... Gli obiettivi di questi tre gruppi sono assolutamente inconciliabili fra loro. Lo scopo principale degli Alti è quello di restare al loro posto, quello dei Medi di mettersi al posto degli Alti. Obiettivo dei Bassi, sem-pre che ne abbiano uno (è infatti una caratteristica costante dei Bassi es-sere troppo disfatti dalla fatica per prendere coscienza, se non occasionalmente, di ciò che esula dalle loro esistenze quotidiane), è invece l'abolizione di tutte le distinzioni e la creazione di una società in cui tutti gli uomini siano uguali fra loro. In tal modo nel corso della storia si ripropone costantemente una lotta sempre uguale a se stessa nelle sue linee essenziali. Per lunghi periodi si ha l'impressione che gli Alti siano saldamente al loro posto, ma prima o poi giunge il momento in cui o smarriscono la fiducia in se stessi, o perdono la capacità di governare, o si verificano entrambe le cose. Sono allora rovesciati dai Medi, che attirano i Bassi dalla loro parte fingendo di lottare per la giustizia e la libertà. Conseguito il loro obiettivo, i Medi ricacciano i Bassi alla loro condi-zione di servaggio, diventando a loro volta Alti. Ben presto da uno dei due gruppi rimanenti, o da entrambi, ne germina uno nuovo di Medi, e la lotta ricomincia da capo. Dei tre gruppi, soltanto quello dei Bassi non riesce mai a realizzare i propri fini, nemmeno temporaneamente."




da "1984"
di George Orwell

lunedì 25 giugno 2007

Ricordo

Un omaggio ai sogni di tutte le notti...un ricordo di una notte da sogno.

 

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=U82WISdfT3A]

giovedì 21 giugno 2007

Finito!!!

Oggi c'è stata la discussione della tesi per l'abilitazione...sono abilitata!!!


 

 Ed Erich ed Eleonora erano lì, con me. Mi ha fatto un piacere immenso.

Non sembrava possibile che quest'anno di corso finisse! Era davvero ora. Tutto sommato non è stato malvagio, ho conosciuto persone interessanti e altre un po' meno, e 2 amiche che nonostante ultimamente mi facciano arrabbiare 5 volte su 3, sono speciali.

E infatti per concludere abbiamo festeggiato a casa loro, con la super ananas di Manu...lei tra soli 10 giorni si trasferirà a Roma.
Ma pvera lei se non ci verà a trovare col suo sesamo!!!

E finalmente... BUONA ESTATE!

mercoledì 20 giugno 2007

...

mi sento terribilmente sola...

lunedì 11 giugno 2007

HELP

Questa mattina sono andata a scuola, per prendere un po' di cose che avevo lasciato per mancata voglia di prenderle venerdì pomeriggio.

Fin qui tutto regolare.

Cosa succede quando con la macchina varco il cancello della scuola per andare verso l'università?

Fresco fresco...jeans e maclietta color del cielo...ridente e un po' abbronzato (mi è sembrato)...solita fossetta sulla guancia quando parla tutto felice  ...col suo solito zainetto sulla spalla (probabilmente in moto stamattina)...

Sul marciapiede opposto a me lui...Davide..con un collega.

Sicuramente andava a pranzare al "Vittoria" (Bar della zona in cui io ho lavorato un anno scolastico...a pochi metri da dove lui lavora).
Inevitabile lo sguardo...impossibile questa volta camiare strada perchè non mi vedesse.

Per mia fortuna avevo gli occhiali da sole...per cui...non si vedeva dove stavo guardando. Però io lo guardavo e così ho la sicurezza che mi ha visto perchè ha riconosciuto prima la macchina..e poi ha guardato dentro ME!

Panico.

Mi sono completamente irrigidita.
Provate un po' a guidare tenendo la testa ferma e immobile davanti a voi ma lo sguardo girato di 90° alla vostra sinistra per vedere qualcosa di bello e soprattutto impossibile da non guardare???

Insomma..o fatto finta di niente..di non vederlo.
Ma dico io!!! Come si fa!!

Ma almeno salutalo..con la manina ..con un sorrisetto!

No!!!  La solita imbecille!

e' che in 3 o 4 secondi ho pensato...ok mi ha vista e mo? Lo saluto? NO!!!  Poi sembra che ci sono passata apposta (Ma porca miseria! Un anno ho lavorato lì e ho pranzato al "Vittoria" e non l'ho mai incontrato..proprio oggi doveva succedere!) ...Faccio finta di non averlo visto. (Ecco..così faccio come fa Mauro con me...fa finta di non vedermi quando mi incontra...però lui lo fa perchè è stronzo, io con Davide l'ho fatto perchè...Dio perchè mi si sciolgono ancora le gambe! )

Insomma...come si fa a pensare tutto questo in 3 secondi mi chiedo! 
A volte le botteghe del cervello dovrebbero rimanere chiuse!!!

Ma soprattutto...è passato un anno..Fabiana mettiti l'animo in pace..!  Perchè lo sogni tutte le notti..perchè cambi strada se lo vedi? Perchè ti si sciologono le gambe? Ma basta!!!

Basta..sì...certo...

 

Help!!!

Candore

Cammino. Sabato pomeriggio.
Anche gli altri camminano, senza guardarsi attorno. Ognuno assorto nei propri pensieri, nelle chiacchiere.
Continuo a camminare ma il mio sguardo si ferma su di un passante, che in silenzio accanto al semaforo si accuccia sul marciapiedi e mette le mani in una pozzanghera.
Non capisco bene, ma vedo gli sguardi e le smorfie delle persone che lo notano.
Avvicinandomi osservo.
Con un fazzoletto bianco sta lavando le sue mani, strofinando e portando via con accuratezza il nero dalle sue dita.
E cosa c'è da guardare con smorfie? Non capisco.
Perchè è malconcio? Perchè è sporco? Perchè si lava in una pozzanghera?
Ancora le persone che stanno per attraversare lo guardano e commentano tra loro.
Io no. Gli passo accanto. In silenzio.

Anche voi invece di commentare dovreste lavarvi in quella pozzanghera.
Non le mani, ma l'anima.

 

venerdì 8 giugno 2007

Ultimo giorno di scuola





A volte l'emozione è così grande che si fa fatica a credere che ancora esista.
Niente è più bello di un abbraccio.
L'abbraccio di un bambino è sincero.
Qando ci stringe forte forte e non ci lascia più, ci sentiamo così piccoli in confronto a lui, perchè non siamo più in grado di abbracciamiare in quel modo.

Avevo la vita stretta tra quelle piccole braccia, gli occhietti chiusi su quei visini teneri si stringevano al mio petto..e rimanevano lì, senza staccarsi.
Alcuni occhietti rossi...lucidi.
In quei momenti pensi che se potessi gli daresti il mondo...ma non puoi.
Sei solo una maestra.
Ma una maestra alla quale loro hanno voluto molto bene

Ringraziamenti, auguri, buona fortuna, saluti.

Sono io che ringrazio tutti voi. 25 stelline che mi hanno accompagnato per 7 mesi


 

 

giovedì 24 maggio 2007

Linee di confine

 






 

"È tutta una questione di linee. [...]Non è d’aiuto diventare troppo intimi, fare amicizia, devi alzare delle barriere tra te e il resto del mondo. Gli altri sono troppo complicati e occorre mettere dei confini, tracciare linee sulla sabbia e pregare intensamente che nessuno le attraversi. A un certo punto devi prendere una decisione. I confini non servono a tenere fuori gli altri. Servono solo a soffocarti. La vita è un problema e noi siamo fatti così. Quindi puoi sprecare la tua vita a tracciare confini oppure puoi decidere di vivere superandoli. Ma ci sono dei confini che è decisamente troppo pericoloso varcare. Però una cosa la so, se sei pronto a correre il rischio, la vita dall’altra parte è spettacolare."

 

"Vorrei che ci fosse un breviario sull’intimità, una specie di guida che ti spieghi quando si supera il limite.
Sarebbe bello poterlo prevedere, ma non saprei come farlo rientrare in uno schema.
Spingi fin dove puoi arrivare e resisti finché puoi. E in merito alle regole…forse non ce ne sono. Forse le regole per l’intimità sono regole che bisogna fissare da soli."

                                                                                                              - Grey's Anatomy -

 

 

domenica 20 maggio 2007

=)

 






 

 

"…E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa: tutte sono state vissute e tutte, in un modo o nell’altro servono ad andare avanti.
Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo.
Pausa, rewind, play, e ancora e ancora e ancora, non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni per riempire il caos che hai dentro.
E se scenderà una lacrima quando li ascolti, beh, non avere paura, è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita…"

 

                                                                                       - 3 metri sopra il cielo -

 

 

domenica 13 maggio 2007

L'ultima lettera






 Piangere o sorridere.
Chi è mai riuscito a prendere quell'attimo che anticipa
un brivido o una lacrima?
Ti direi di essere quell'attimo che io non ho,
un'ultima sensualità.
Mi affogherei, ma vorrei
cadere dalle nuvole, di nuovo tra le braccia tue...

Credimi, questa è
l'ultima lettera che ho per te...
...continuo a piangere....
Ma se anche solo per un istante mi penserai,
vieni a prendermi...se vorrai.

Non ho mai pensato di
fuggire lontano da te.
Mi annullerei, ma vorrei
cadere dalle nuvole, di nuovo tra le gambe tue...

Credimi, questa è
l'ultima lettera che ho per te...
...continuo a piangere....
Ma se anche solo per un istante mi penserai,
vieni a prendermi...se vorrai.

Credimi, questa è
l'ultima lettera che ho per te...

L'ultima lettera
 - Le Mani -

sabato 5 maggio 2007

Profumo

L'aria fresca piacevole sul viso scompiglia i miei capelli di prima mattina.
Piove.
Le gocce sul vetro offrono una visione sfaccettata della realtà, la dividono in mille colori, come attraversasse un prisma.
Si confondono rumori e profumi.
Il più bello mi entra dentro.

L'odore di vernice fresca.
Dipinge il grigio asfalto di bianco.
Candore che accompagnerà ogni giorno mille vite e che con esse si sporcherà presto.
Ma allora nell'aria si diffonderà di nuovo l'odore di vernice fresca.
E ancora una volta il bianco tornerà candido.
così a ripetersi infinite volte.
E' un destino felice, perchè le sue macchie non dureranno mai troppo a lungo.

giovedì 3 maggio 2007

cerco un naso per me

La storia dell'uomo triste

 

C'era un volta un uomo triste,
ma tanto, tanto triste
che tutti quelli che l'incontravano s'intristivano.
Se si sedeva,
anche la sedia diventava triste,
ma tanto, tanto triste
che iniziava a scricchiolare, si scollava, si sfasciava.
Se mangiava una minestra,
questa s'intristiva, diventava insipida e fredda.
Un giorno trovò per strada un naso rosso di gomma,
se lo mise addosso,
un bambino lo vide e sorrise.
Da quel giorno, lui è sempre un po' triste,
ma chi l'incontra, sorride.
Se si siede, la sedia diventa una sedia a dondolo,
che lo culla e lo fa sognare.
Se mangia una minestra,
questa ha mille profumi e mille sapori.
Questa è la storia dell'uomo triste,
oggi un po' meno triste.

mercoledì 2 maggio 2007

Auguri!



 

 auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii   00:16 Sara

 

"Buon compleanno! Scommettere che sono la prima, ma meglio di no... non si sa mai! Un abbraccio, MPia" 00:32 Mapi

 

Auguroni di buon compleanno!!!" 00:42 Pino

 

"Buon compleanno da mamma, papà e Sara" 00:59

 

"Tanti tanti auguri!!forse quest'anno, vista l'ora, riesco a stare sul podio dei primi a darti gli auguri ;) passa una buona giornata, un bacio" 06:46 Serena

 

"Auguriii augurissimiii.." 7:00

 

"100 di questi giorni 27 tirte di orecchio per la mia "BAMBI" 08:05 Augusta

 

"Tanti auguri a teee, tanti auguri.. tanti auguri a teeee!! a dopo cara! arrivox le quattro.."  8:30 Martina

 

"Ciao Fabiana tantissimi auguri di buon compleanno!!!!" 10:42 Piero

 

"Ciao bella, tanti tanti auguri di buon compleanno :) a che ora ci vediamo satsera? Baci" 10:45 Tiziana

 

"Augurissimi di buon compleanno! Baci. Andrea" 15:22

lunedì 30 aprile 2007

stop!

Non ci credo! Non ci posso credere! Ho

F I N I T O ! ! !

 

Sono esattamente 26 ore che sto davanti al cmputer ininterrottamente a scrivere la tesi.

Ho visto il tramonto,

ho vissuto la notte,

ho svegliato l'alba

 

...ma ora è finita...

...vado a rilegarla e poi...

 

Buon riposo Fabiana!

mercoledì 25 aprile 2007

le mie mattine




 

 

 

 

 

 

 

  
 

Tutte le mattine il sole filtra dalla mia finestra diretto ai miei occhi.
Mi sveglia con il calore dei suoi  ridenti raggi.
Eppure...io apro gli occhi e vedo ancora buio.
Continuo a camminare in quel lungo tunnel nero aspettando di arrivare all'uscita.
Invece è sempre più buio e l'aria sempre più rarefatta,
Irrespirabile.
Vorrei svegliarmi ricambiando il sorriso dei raggi del sole
uscire ancra intorpidita dal calore delle coperte
 e fare un grande respiro di aria fresca e profumata.
Poi rispondere al telefono e sentirmi dire da te che è stato solo un lungo e brutto incubo.

domenica 22 aprile 2007

Ora lo capisco.




 C'era una volta una ragazza, che camminava bellissima in una stretta viuzza di un paese.
Si guardava intorno affascinata dalle mille bellezze che la vista le offriva.
Tra le due file dei palazzi, ai margini della viuzza, erano attaccati dei fili, dai quali sventolavano panni colorati come farfalle che spiegano le loro ali donandole ai primi raggi di sole di una nuova bella stagione.
Qualcosa di inaspettato.
Gli occhi delle case finoa a quel momento dormienti, si svegliarono all'improvviso e dal loro interno donne e uomini lanciarono contro la ragazza ogni genere di marciume potesse capitare loro tra le mani.
La ragazza cercò di ripararsi, ma invano.
Tutta sporca, iniziò a correre veloce, sempre più veloce, fino ad arrivare ai piedi di una immensa scalinata, sulla cui sommità si mostrava un enorme e sontuoso palazzo,
rassicurante nella sua forma e splendente nella sua luce.
C'era un ragazzo, vestito come un principe, che iniziò a scendere tutti quei bianchi scalini, soridendo. Sorridendole.
La prese per mano e iniziarono a ballare.
Il suo vestito non sembrava più sporco, i suoi capelli non erano più scompigliati.
C'era il sole, c'era la musica, c'erano sguardi e c'erano sorrisi.
Ma ad un tratto successe qualcosa e le mani dei due giovani si separarono, cercando di riafferrarsi in ogni modo.
La ragazza osservà il sorriso del giovane e non potè fare a meno di chiudere gli occhi.
Quando li riaprì si trovò che rotolava su di una scarpata, completamente nuda e con le guance bagnate di lacrime.
Arrivata in fondo trovò qualcuno ad aspettarla.
Una vecchia strega dal naso ricurvo ed i capelli bianchi, coperti da un grande cappuccio nero come la pece, che continuava in un lungo mantello, anch'esso nero, che avvolgeva quel corpo storto e pauroso.
Abbracciò la ragazza, la avvolse nel suo mantello e le disse con una vocina ironica e tremolante:
"Vieni tesoro, sarò io che mi prenderò cura di te".
E camminando piano piano, sparirono all'orizzonte dove altro non si vedeva che una casa avvolta da fumo nero. 

                                                                      -F.C.-

martedì 17 aprile 2007

senso di mamma




 L'ennesimo pancione.
Due occhi grandi e pieni di luce che gridavano al mondo
l'esistenza di una nuova vita.
Un nuovo esserino che titubante gridando si affaccerà nel suo futuro.
Un'emozione.
Come guardare un gabbiano che vola in un cielo azzurro.
Come un petalo nella mano.
Come una pennellata di colore su un foglio bianco.
L'immagine di una manina che stringe la tua
si è materializzata accanto a me
e finalmente mi sno avvicinata.
Non l'ho preso in braccio
ma ho giocato,
scherzato.
Io parlavo e lui non piangeva,
mi guardava con quegli occhioni curiosi
e quella bocca sorridente,
una mezza luna.

Il desiderio dell'ultimo anno si è concretizzato in qualcosa
a me sconosciuto.
Un terreno nuovo
nel quale ora che ammetto di volerlo,,
non posso muovermi.

domenica 15 aprile 2007

martedì 10 aprile 2007

Arrivederci!


Capita che succeda qualcosa che ci lascia in uno stato strano, qualcosa che mai avremmo immaginato nella nostra più fervida fantasia.
Allora apriamo gli occhi.
Un giorno ci sei, il giorno dopo non ci sei più, lasciando tutti nell'incredulità .
Allora rifletto...e se capitasse a me?! Sarei più felice se tutte le mie questioni fossero risolte, se non ci fosse odio intorno a me, di cui poi pentirsi.
Basta niente...e tutto finisce..
Nel mio piccolo ti mando un bacio affettuoso e ti auguro lassù una nuova esistenza di lusso...
Arrivederci ...

domenica 8 aprile 2007

Buona Pasqua e Pasquetta



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

mercoledì 4 aprile 2007

Sonni&Sogni

 

Perchè questa notte ti ho chiesto

"Come la prenderesti se ti dicessi che torno a Roma definitivamente"?

E perchè mi hai guardato, mi hai stretto la mano e non hai risposto?

 

martedì 3 aprile 2007

non riesco








Ogni volta che ti incontro, io giro su me stessa e cambio strada, pur di non farmi vedere, pur di non passarti davanti.

Comincia a diventare insopportabile ed impossibile.

Oggi eri lì. Mangiavi, ridevi, ti divertivi. Se mi avessi vista i tuoi occhi mi avrbbero guardato subito con freddezza...e odio.
...e io non sarei riuscita a reggere quello sguardo!

 

 

Non ce la faccio.                                             

 

 

                                                                        ...e ci sto male...

 

 

...troppo!

 

 

 

                                           =,( 

 


 

giovedì 29 marzo 2007

"Mi sto innamorando di te..."

Poco più di un anno fa

Dicembre

Di ritorno da Bagnoli, alla rotatoria

penso a lui e sorrido da sola.

Alla radio passano una canzone di Alex Britti, la stessa che ho sentito qualche minuto fa in tv.

La canto pensandolo di più, dedicandogli a distanza ogni singola parola.
Cambio stazione, ne passa un'altra, sempre di Britti.

Questa volta la canto dedicandogli tutte le mie emozioni.

Mi commuovo ad ogni parola che pronuncio e che a lui mando.

Gli mando un sms...catturata da tutte le mie sensazioni mervigliose

e arrivata a casa gli mando per mail entrami i testi.

Ricordo e conservo ancora tutte quelle mail...e la sua risposta ai testi..

"Mi sto innamorando di te"

 

Sorrido, mi allontano dal PC e sussurro a me stessa

 

"Anche io"

 


 

sabato 24 marzo 2007

sonni&Sogni

Dovrei aprire un'intera categoria riservata ai miei sogni non tanto per la quantità (minimo sono uno o due a notte che ricordo) quanto per la qualità...a dir poco stravagante! Non hanno proprio senso!!! però un po' monotoni..i protagonisti sono sempre gli stessi...uff!

Vi racconto quello che ricordo di stanotte:

 

Ero in una cucina, non mi ricordo bene a fare cosa, ma comunque c'entrava il mio corso, la relazione che ho scritto fino alle 33.30 di stamattina, la Roiazzi (la prof dell'Univ, organizzatrice di sto corso). In cucina c'erano Paolo e Fabiana (e come te sbagli!), ai quali rccontavo che un tizio con una fascia viola ci diceva "dal potere conferitomi la dichiaro dottoressa"; ma la cosa sorprendente è che la cucina era identica alla mia! Uguale. Già..perchè indovinate dove vivevano loro? o..e ora tutte le volte che vengo qua devo affacciarmi prima dal balcone per vedere se ci sta Davide oppure no..uff!!! Comunque loro hanno iniziato a preparare per la cena e mi hanno invitata a rimanere, ma io ho preferito andare salire a casa per mettere un po' in ordine la mia camera...però effetto strano non ho cambiato appartamento, ma sono semplicemente uscita dalla cucina per entrare in camera mia, accanto. Fabiana mi ha seguita, stavolta avev i capelli lunghi lunghi con una fangettona..Belli! Voleva vedere casa mia ed io ho pensato..te pareva...oggi che c'è un casino! Così continua a pensare che sono una casinista anzichè una persona normale! Neanche fatto in tempo a pensare sta cosa che tack,.mette il piede (senza scarpa) sulla pipì di tippi che nn so cosa ci facesse lì, comprsa dal nulla. Così mi guarda con un'aria tremenda e esce dalla porta dicendo che andava a cambiarsi...

Io invece sono andata a consegnare le relazioni e mi hanno dato una specie di toga rossa (Bah!) Sono salita sulla moto (MIA!!! ma quando mai!) e via di corsa in mezzo a strani sassi e dopo una salita eccolo là LUI, al solito nn manca mai, con la sua di moto che mi aspettava e per verificare che fossi effettivamente capace inizia a salire su una collinetta. Gli vado dietro e si ferma a un certo punto dove c'era un laghetto troppo carino...mi fermo e gli mollo le chiavi dicendo "Visto che sono capace!" Mi guarda ride e fa "Sì sì visto, pure sull'acqua sei passata, brava"

Colpo di scena: il laghetto si trasforma in una mensa su blocchi di cemeno ed io vestita tutta in tiro con una gonna jeans srtretta al ginochio e sti capelli tutti fluenti... Ci sediamo e c'erano un po' di bambine intorno che saltellavano e mi "agitavano" tutte contente perchè ero lì...finchè non mi mandano di traverso quello che stavo mangiando. Lui si alza e starnazza che così mi fanno strozzare, e le allontana, facendomi respirare.

Poi la sveglia..per cui nn saprò mai la fine di sto sogno...

 

Ma certo che però sono proprio strani!!!

martedì 20 marzo 2007

Sonni&Sogni

Finalmente ho dormito più delle altr notti. Ma al solito quei sogni non mi abbandonano...mai...

Almeno era un po' più piacevole degli altri.

 

Non so bene dove eravamo, credo a Sarnano, il paese di mia madre.
C'era un cancelletto dove stavano lavorando dei finanzieri in borghese (riconosciuti perchè ne conoscevo uno) ed un ragazzo con un cappello. Sembrava Paolo ma non lo era..però ho pensato a lui.

Quindi a pranzo eravamo su una grande tavola apparecchiata, io tra Fabiana e Davide, di fronte Paolo.

Mangiavamo una minestra con un sapore stranissimo!!! Ed un colore orribile, marroncino. Però chiacchieravamo e ridevamo! Anche se la situazione nel sogno era quasi come quella della realtà! Già, perchè Davide comunque mi ignorava abbastanza, mentre Fabiana era affettuosissima.
Ho chiesto a Paolo se con lui lavorava un ragazzo molto simile a lui, con gli occhi azzurri e che portava semrpe un cappellino.Al posto suo ha subito risposto Davide dicendo di sì e facendo un discorso sul tipo, e a un certo punto hanno finito di dire una frase insieme.

Al che Fabiana fa "Ma l'ha chiesto a Paolo mica a te!"

Allora io l'ho guardata e ho detto che tanto loro due ormai vivevano in simbiosi. E siamo scoppiati tutti a ridere allegramente.

Poi siamo usciti, volevamo andare a prendere una granita.

Solo che io e Davide siamo scesi prima..c'erano delle scalette che scendevano lungo un muro, come nei vecchi paesini.

Arrivti in fondo alla strada però, lui ha iniziato a correre a sinistra e io velocemente a destra..finchè non mi sono fermata.

Mi sono girata ma lui era già lontano, forse sull'autobus che portava ad Opicina (???), e mi sono pentita di aver iniziato a correre nella direzione opposta alla sua.

Mentre guardavo è arrivata anche Fabiana, mi si è avvicinata e mi ha dato un pizzicotto, quasi una carezza, sul collo, molto affettuosa, dicendomi che le sembrava strano...mangiare tutti insieme sì, ma che fosse disposto ad andare a prendere anche la granita solo con me le sembrava strano.

Mi ha sorriso ed aveva uno sguardo sincero, dolce, rassicurante, come non l'ho mai visto.  Io ho risposto semplicemente "Già" e le ho sorriso anche io.

Non ho mai visto Fabiana vestita con una gonna, invece lì avev una gonna mezza lunghezza, una maglietta bianca a pois rossi e una scirpa rossa intorno al collo.

Era davvero strana, ma stava bene.

Mi ha preso sotto il braccio e mi ha detto sorridendo "Io la voglio la granita con te, andiamo"

...e mi sono svegliata!

 

Che significheranno sti sogni?!?!? Beh...intanto questo è il meno traumatico che faccio..lameno er una notte ridevo!

 

 

 

sabato 17 marzo 2007

Roma

Un viaggio che sembrava non avere fine.

A padova una ragazza si siede davanti a me. Scende a Firenze, per cui ho mdo di osservarla. Mi sembra dapprima molto giovane. Poi noto delle piccole rughe che le contornano gli occhi. Ha l'aria felice, soddisfatta, serena. Si scosta i capelli e balza ai miei occhi un particolare. Un pezzetto di orecchio mancante...piccolo piccolo...come un morsetto.

Improvvisamente un pieno di ricordi e di emozioni. Quel morsetto che tanto mi piaceva.
Leggevo, non stavo pensando...e il caso mi ha riportato di nuovo con la testa lì..alla persona che ormai occupa da 10 mesi i miei sogni e miei incubi tutte le notti e mi impedisce di dormire.

Voglia di tornare a Roma a mille.

Per la prima volta da quando mi sono trasferita a Trieste ero impaziente di tornare a casa mia...a Roma...

martedì 13 marzo 2007

urlo

urlo

urlo

urlo

urlo

urlo

urlo

urlo

sono 11 mesi che non dormo perchè tutte le notti faccio gli stessi sogni.

Basta!

sabato 10 marzo 2007

"La Presidentessa"


Questa sera teatro!
"La Presidentessa", di Gigi Proietti con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli.
Bellino davvero.
Sarà per il romano, sarà per il napoletano.
Sarà perchè lei vale la pena vederla!
Mi è piaciuto.

mercoledì 7 marzo 2007

é come chiedermi di respirare in assenza di ossigeno

Da quando non mi hai più cercato
Mi sembra tutto più difficile
Credevo di essere più forte
Di quella sera e tutte le parole
Ed è bastato un solo sguardo
Solo una volta e non lo scordi più
Rincontrarsi nei pensieri
Ritrovarsi come ieri
Anche se non può più tornare
Basta una volta e non lo scordi più
Quella sera e tutte le parole
Ma tu
Davvero
Credi sia stato un piano studiato per farti del male
Sì tu
Di sicuro
Sei stata più sincera nel dire le cose
E ora che vuoi?
Vincere tu
Senza mai più chiedersi
Se mai ce la farò
E se domani - domani forse ritornerò
Magari un giorno poi
Poi me ne pentirò
Ma ne valeva la pena rischiare tutto o no?

 

-Tiromancino-

domenica 4 marzo 2007

Sanremo57°

Forse sono io che stasera sono un po' troppo sensibile...prima il film, ora l canzone.

L'ho ascoltata, cantata, capita, vissuta.

Mi ha colpito. Non sarà il classico pezzi di Sanremo, ma questa canzone merita davvero. E mi sembra doveroso riportarla...

 

Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel '54
E vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perchè non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un'emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perchè ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio... misurate le distanze
E guardate tra me e voi... chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent'anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perchè Antonio sa volare.

 

Ti regalerò una rosa

-Simone Cristicchi-

 

Quel che penso

Cammino lungo la tua via
e il tempo sai non passa mai
lontano da te la vita non è facile
nel mio silenzio resterò
e finchè respiro non avrò
ti aspetterò io sarò qui se tornerai
e poi sarai
davanti a tutto tu
combatterò per dirti che io credo in noi
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
e insieme a te non cadrò non cadrò
è per te che non mi stanco un attimo di vivere
comunque andrà dentro di me tu vivrai
e suonerai.
Vorrei guardare gli occhi tuoi
e in ogni istante viverti
sentire che tu resterai sempre con me
da qui così
il mio sentiero sarai tu
mi porterai dentro di te se vorrai
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
io senza te non vivrò non vivrò
è per te che il sole non finisce mai di splendere
non smetterò di amarti mai dentro me
tu suonerai
così sarai
davanti a tutto tu
combatterò per dirti che io credo in noi
perchè per me lo sai sei musica nell'anima
e insieme a te non cadrò non cadrò
è per te che il sole non finisce mai di splendere
comunque andrà dentro di me tu vivrai
e suonerai.



-Paolo Meneguzzi-

Scrivimi una canzone


Ci sono poche parole per questo film.
Sono riuscita a piangere.
Troppo simile alla mia vita...con un finale diverso però.
Ho rivissuto un momento magico...ed uno che forse è il più brutto della mia vita.
Vorrei che lo vedesse anche lui...e dall'esterno potesse capire quello che mi ha detto in un certo momento..e quello che poi mi ha detto affondandomi.
Lo consiglio.

giovedì 1 marzo 2007

strane cose

Sveglia presto come sempre...mi guardo e decido che oggi mi vestirò bene...un po' più da "donna" (per chi mi conosce, ha un significato).
Lavoro...al solito. Torno a casa e arrivata davanti alla porta cosa vedo?

Un sacchetto bianco chiuso da un nastrino giallo, appeso al pomo della nosra porta di casa.
Lo porto dentro, sicuro che sia di Erich, o magari di Martina.

Erich è stupito quanto me.

Esco, vado a lavorare e compro tante bellissime cose...mi ingioiello ancora più da "donna"..mi faccio paura da sola!

Un pomeriggio tranquillo in compagnia di Tiziana.

Quando rientro la sera, scopro che neanche Martina sa di chi è il sacchetto...dentro ci sono 5 Ferrero Roches...a detta di chi li ha assaggiati non troppo buoni.

 

Questo è il mistero di oggi...che penso rimarrà tale anche domani e i prossimi giorni.

 

Chi ci ha regalato 5 cioccolatini in un sacchetto bianco chiuso da un nastrino giallo?

martedì 27 febbraio 2007

abbraccio







 

 

Se ho freddo nel cuore,
la stringo.
Mi avvolge in un dolce calore.
Il calore del ricordo.
Un ricordo che vivrà.
Sempre.

-Fà-

lunedì 26 febbraio 2007

Urlo alla luna


Chiudo gli occhi e vedo l'immagine, vivo il ricordo.

Senza chiedere il permesso entra nella mia anima e la lacera.

Lacera la mia mente, il mio corpo, il mio essere.

Io non sono più. 
Torno a girarmi, ma solo la posizione cambia.
La scena che si presenta è sempre la stessa, sempre lo stesso incubo.

 

L'unico sapore che del mondo riconosco è salato.
I miei inghiozzi si nascondono nel rumore della pioggia che cade fuori.

Scrivo.

Prchè non posso gridare.

Queste sono le mie urla alla luna.

domenica 25 febbraio 2007

famiglia

"In famiglia succede così, ognuno si prende cura dell'altro."

"Io nn ho mai avuto niente del genere..."

"Lo so..ma credimi...questa...questa è la via d'accesso alla bella vita."

"Vorrei che tu me lo avessi detto prima.."

"Sì beh.. mancanza di comunicazione.. un'altra cosa che in famiglia succede..Allora, vuoi farne parte?"

 

Benvenuto in famiglia

 

 

 

Questo dialogo l'ho sentito e ne sono stata protagonista..ed è stato il più bel dialogo della mia vita.
Chi lo avrebbe mai detto che lo avrei ritrovato in un cartone!?
Le solie coincidenze..troppe.

 

mercoledì 21 febbraio 2007

Pensieri

39,5° di febbre mi ha costretta a fermarmi. 3 giorni nel letto senza fare nulla, senza correre come tutti i giorni dalle 7.30 del mattino alle 19.30 della sera.
Ho pensato a delle cose.
Ho pensato a delle persone alle quali voglio bene.
Alcuni che per svariati motivi non sento più altri ce sento poco,
altri che sento ma non nel modo giusto, o per lo meno che mi soddisfi.

Ho fatto una panoramica di tutte queste persone e mi sono sentita triste.
E sola.

Quando sto bene non ci sono. Quando sto male non ci sono.

Però per me sono importanti lo stesso.
Ma non è giusto.
In fin dei conti mi sto rendendo conto che per loro sono stata e sono solo
un nome su una rubrica del telefono,
fumo e cenere su un PC,
un nome scolpito in qualche angolo segreto della memoria...
...per qualcuno un nome da dimenticare.

Come faccio a dire "non sono sola"?! 

lunedì 19 febbraio 2007

La convivenza

L'anno scorso mi è stato chiesto cosa ne pensavo della convivenza e mi ricordo di non aver risposto. Allora mi è stato detto che non c'era niente di strano voler sapere cosa ne pensava la propria ragazza riguardo la convivenza.

Ora so rispondere.

Ne ho paura. Paura di dover abbandonare la mia indipendenza, nelle cose più semplici come voler passare un'intera giornata a letto...!

Oppure non avere più degli spazi solo miei.
So anche che prima o poi questo sarà inevitabile, ma ora anche meno impossibile perchè so cosa mi spaventa.