martedì 30 maggio 2006

gli errori si pagano...troppo.


Tempo fa in un intervento, scrissi che io ero come un libro aperto...che la vita era come un libro. Nella mia c'erano tanti capitoli che si erano conclusi.

A settembre ne ho aperto uno nuovo...che avevo deciso di chiudere subito per paura. Non ci sono riuscita perchè questa volta il titolo era troppo grande...e mesi fa ho preso le mie decisioni. E ho deciso che questo sarebbe stato uno degli ultimi...se non l'ultimo. Avevo scelto...scelto di non avere paura...di avere paura ma affrontarla...perchè volevo essere costruttiva, volevo essere matura, volevo essere io. Avevo scelto un futuro...per la prima volta questo futuro non mi spaventava...nessun pensiero mi faceva paura.
Ma l'ho dimostrato solo a me stessa, senza considerare l'esterno. Ora del bel futuro che sognavo...della casetta con tanti fiori...non mi rimane nulla...se non la consapevolezza di quella che ero...di quello che sono stata...e di quello che invece sono ora. Ora. Troppo tardi. Dovevo esserlo prima. Ho costruito la casetta...e con la mia finta superbia l'ho abbattuta. Eppure...l'unico mio desiderio era di essere una donna. Tutte le mie ultime scelte sono state in funzione di quello. Una donna... Perchè qualcuno cominciava a farmi sentire tale con desideri che solo un donna può avere.

 

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