Seduta davanti ad un calice, osservo la realtà dal liquido in esso contenuto.
Vino. Bianco.
Minuscole bollicine si rincorrono sollevandosi dal fondo per perdersi poi in superficie.
Tutto appare ingigantito attraverso esso.
Vedo l’enorme numero del mio smalto color latte. Dietro ancora un altro bicchiere con ancora qualche goccia di succo di frutta.
…
Piango, e avrei voglia di lanciarlo fuori dalla finestra e sentirne il fragoroso tonfo che lo ridurrebbe in apparentemente inutili scaglie di vetro tagliente.
Perchè sotto il cappello e la maschera da giullare io ho sempre visto una persona e una testa pensante, importante da essere un sole fisso nel cielo e non una nuvola passeggera come me.
Io non sono le altre persone.
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giovedì 26 febbraio 2009
Rosso. Bianco.
In viaggio, Carta e matita
7 febbraio 2009
Seduta al mio posto, osservo il mondo in bianco e nero. Sfoglio le immagini della vita reale come foto sbiadite di un vecchio album dai lembi consumati. Riesco a percepire il silenzio nel caos di suoni e rumori. Valigie delle più svariate fantasie scivolano sotto i miei occhi.
8. 9. 10. Il mio sguardo si posa sul numero indicato dai binari. Numeri costruiti sulla base di cerchi perfetti che mi lasciano il desiderio di percorrerli con l’indice della mano sinistra cosicchè il polpastrello ne possa percepire i dettagli invisibili agli occhi.
Poco più in là mi accorgo di un uomo, dai capelli bianchi. Ben vestito, curato, con una busta di un negozio nella mano sinistra.
Si ferma ad ogni cestino e guarda dentro…in cerca di un mondo?
Mi assale la voglia di scendere da questo treno per cercare anche io qualcosa.
In questa grigia stazione quell’uomo è l’unico fascio di colore che vedo.
8. 9. 10. Il mio sguardo si posa sul numero indicato dai binari. Numeri costruiti sulla base di cerchi perfetti che mi lasciano il desiderio di percorrerli con l’indice della mano sinistra cosicchè il polpastrello ne possa percepire i dettagli invisibili agli occhi.
Poco più in là mi accorgo di un uomo, dai capelli bianchi. Ben vestito, curato, con una busta di un negozio nella mano sinistra.
Si ferma ad ogni cestino e guarda dentro…in cerca di un mondo?
Mi assale la voglia di scendere da questo treno per cercare anche io qualcosa.
In questa grigia stazione quell’uomo è l’unico fascio di colore che vedo.
sabato 14 febbraio 2009
?!
Perchè!? Come!? Quando!? E ora? Non è possibile! Quindi? Che si fa? Cosa non si fa? E' ingiusto? E' giusto. E allora? Che mi frega? Niente! Ma piantala!! Dunque? Lo ammetto? Ma cosa? Lo ignoro? Faccio finta di nulla! Ma sì!!! Sì...sono capace? Ci riesco? Ma perchè!? Ma come?! Ma quando!?
lunedì 2 febbraio 2009
Post-it
Cè chi viaggia sul brucomela e chi sulle montagne russe.
...ma non necessariamente i secondi arrivano primi.